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America’s Cup, Gypaetus Barbatus affiancherà Luna Rossa? Era un pesce d’aprile

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Il Cancano Yacht Club lancerà il suo guanto di sfida a Team New Zealand? Il sodalizio valtellinese ha comunicato attraverso un comunicato, riportato anche da un noto blog velico di Gazzetta.it, che domani depositerà (1° aprile, è bene ricordarlo…) ufficialmente la sua sfida ai detentori della America’s Cup. Una nuova formazione italiana potrebbe dunque aggiungersi a Luna Rossa. Il consorzio, costituito da pochi giorni, tenterà l’assalto alla Vecchia Brocca e così il Bel Paese potrebbe avere un secondo rappresentante nella competizione sportiva più antica al mondo.

America’s Cup, la sfida del Cancano Yacht Club era un pesce d’aprile: “Speriamo nessuno si sia sentito preso in giro”

Luna Rossa sarà alla sua sesta campagna e il patron Patrizio Bertelli supererà il record di Sir Lipton, il Barone del The. James Spithill, Francesco Bruni e compagni si presenteranno per vincere, dopo che quest’anno hanno perso il match race per 7-3 contro i Kiwi. Il Cancano Yacht Club ha annunciato un nome esotico (e poco credibile…) per la propria barca: Gypaetus Barbatus, il rapace che domina proprio la zona dei laghi di Cancano e che con la sua apertura alare maestosa ricorda proprio i foil degli AC75 (l’imbarcazione che si utilizza in Coppa America).

Luna Rossa non era stata sola già nel 2003 e nel 2007, quando a Valencia erano presenti anche Mascalzone Latino (in entrambe le occasioni) e +39 (soltanto nella seconda). Team New Zealand (Defender) e Ineos Uk (Challenger of Record, il primo degli sfidanti) si stanno accordando per decidere dove e quando disputare la prossima edizione della America’s Cup. Le opzioni sono diverse: scontro diretto nel 2022 all’Isola di Wight, senza altri sfidanti (cosa che escluderebbe il Cancano Yacht Club); classica edizione ad Auckland, nel novembre 2022 come ha affermato Troublé o nel 2024.

Il varo di Gypaetus Barbatus, si legge nel comunicato, avverrà a settembre 2021, una volta conclusa la realizzazione della barca. Si parla della collaborazione con una scuderia di Formula 1, la cui identità non è stata svelata (ma esiste davvero?). Gli allenamenti avverrebbero proprio sui Laghi di Cancano durante la stagione estiva, in inverno si dovrà trovare un’altra sede. Stando al rendering diffuso, ci sarebbero già due sponsor importanti, gli enti locali “Bormio” e “Valtellina”, che tuttavia non hanno confermato.

L’equipaggio sarà interamente italiano, come previsto dal regolamento. Sarà infatti costituito da uomini del Lago di Como e del Lago di Garda. Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi, va ricordato che per partecipare all’evento bisogna pagare una tassa (la cui entità non è ancora stata definita) e spesso l’esborso pecuniario si è rivelato un ostacolo per molti sodalizi. Di seguito il comunicato stampa diffuso dal Cancano Yacht Club. La notizia somiglia molto da vicino ad un Pesce d’Aprile. Anche il profilo Instagram dello Yacht Club Cancano è popolato da follower di dubbia provenienza.

COMUNICATO STAMPA CANCANO YACHT CLUB

Il neocostituito Cancano Yacht Club depositerà domani la comunicazione di sfida al Royal New Zealand Yacht Squadron,
recente vincitore della prestigiosa Coppa America.
Nei giorni scorsi lo yacht club neozelandese ha accettato la sfida di Ineos UK ed è già stato reso noto che il team Luna
Rossa parteciperà alla competizione.
Il Cancano Yacht Club intende partecipare alla competizione con un team completamente inedito e che aspira a diventare
il secondo contendente italiano al prestigioso trofeo velico.
Le prime indiscrezioni sul regolamento hanno convinto i soci fondatori a lanciare la sfida:
– i membri del team dovranno essere italiani: il progetto prevede di attingere dai migliori uomini del lago di Como e del
lago di Garda.
– Le barche saranno ancora gli AC75 per le prossime due edizioni: la prospettiva di lungo periodo può attrarre
finanziatori, oltre a quelli che in questi giorni hanno già dato la loro disponibilità.
L’esperienza di Alinghi, che ha portato la coppa sulle Alpi, vuole essere ripetuta e non spaventa la presenza di team con
esperienza.
In questi giorni si sono delineati i passaggi per la preparazione della sfida.
Lo yacht club chiederà al ministero dei trasporti e ai proprietari del bacino artificiale di Cancano la deroga alla navigabilità
del lago: le dimensioni del lago, perfettamente rispondenti alle dimensioni del campo di gara, e la presenza di venti molto
instabili rappresentano un ottimo luogo di allenamento, che durante la stagione invernale verrà trasferito in altro luogo
da definire.
Già individuato il CEO che si sta occupando delle trattative con nuovi finanziatori, alcune si sono invece già concluse
positivamente e permetteranno di realizzare il progetto dell’imbarcazione che porterà il nome di Gypaetus barbatus, il
rapace che domina proprio la zona dei laghi di Cancano e che con la sua apertura alare maestosa ricorda proprio i foil
degli AC75.
Il varo è previsto entro la fine di settembre, questi i tempi dettati dal cantiere navale e dai test in galleria del vento che
sono già stati concordati con un team di Formula 1.
La storia della Coppa America ha già visto lanciare la sfida ai detentori da dei nuovi yatch club, basti pensare al Mercury
Bay Boating Club nel 1988 e al Sun Bay Yacht Club nel 1974. I documenti per la validazione della sfida sono pronti per
essere spediti sia in Nuova Zelanda che a New York dove è depositato il Deed of Gift.
Chiunque volesse iscriversi al Cancano Yacht Club può contattare la segreteria alla mail info@cancanoyachtclub.it,
mentre, si spera, i numerosi supporter, potranno seguirci nei progressi sul nostro profilo IG.
Buon vento a tutti.

Foto: Comunicato Stampa Cancano Yacht Club

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