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Nuoto, Gregorio Paltrinieri si conferma padrone del mezzofondo in vasca: obiettivo doppietta in piscina per Tokyo

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Un chiusura in grande stile per i Campionati italiani di nuoto, di scena a Riccione. Nell’impianto romagnolo si sono assegnati gli ultimi titoli e i grandi protagonisti non hanno deluso.

Gregorio Paltrinieri, nei suoi 1500 stile libero, ha dato spettacolo e, dopo aver siglato il miglior tempo al mondo in questa stagione negli 800 sl, si è ripetuto nelle trenta vasche: 14’40″38 il riscontro di super Greg che, distribuendo in maniera perfetta il proprio sforzo, ha siglato un tempo che conforta per il periodo di preparazione in cui si trova.

“Avevo fatto gli 800 partendo arzillo e oggi volevo distribuire di più le forze nella gara. Sono partito piano ma ho fatto fatica lo stesso, molta fatica. Siamo a metà di un percorso. Visto com’erano andati gli 800 pensavo di nuotare un po’ di meno ma è stata comunque una buona gara. Sono contento di questi Campionati, sto provando un po’ di cose. L’aspetto più importante è stato senza dubbio l’essere qui e poter gareggiare. Trovarsi spalla a spalla con Gabriele, Mimmo (Acerenza) e gli altri mi è piaciuto e porto a casa qualche cosa di importante anche da questi 1500. In acqua ho provato sensazioni diverse dal solito. La preparazione l’abbiamo fatta bene, altura compresa. Adesso ci rimettiamo a lavorare. Con l’arrivo della bella stagione voglio nuotare anche in mare. Sì, agli Europei vorrei fare già tutte le mie gare, anche il fondo. Mi sto divertendo. Con i cambi nella preparazione e il cambio di allenatore ho trovato tanti nuovi stimoli e questo mi piace“, le parole di Paltrinieri ai microfoni della Rai.

Le indicazioni della vasca, quindi, sono state confortanti e l’obiettivo è quello di realizzare la magica doppia in piscina 800-1500 sl, senza tener conto della 10 km in acque libere. Ne ha facoltà Gregorio, campione del mondo in carica delle sedici vasche e oro olimpico della prova più lunga in piscina. La maturità dimostrata è quella dei giorni migliori e soprattutto si è notata quest’oggi una ricerca verso qualcosa di diverso. La chiusura dell’ultimo 100 metri in 56″ è sicuramente un buon presagio per chi non ha il rush finale assassino.

Foto: LaPresse

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