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WTA Bogotà 2021: Giulia Gatto-Monticone, svista incredibile del giudice di sedia nel suo match con Astra Sharma

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Durante il match di primo turno del WTA 250 di Bogotà tra l’australiana Astra Sharma e Giulia Gatto-Monticone, che ha visto quest’ultima vincere con il punteggio di 4-6 7-5 6-1 e qualificarsi per il secondo turno, dove sfiderà la slovena Tamara Zidansek, numero 5 del seeding, si è verificato uno svarione di rilevanti dimensioni del giudice di sedia.

Questo il fatto incriminato: sull’1-1 0-30 nel secondo set, un colpo lungo della torinese è stato effettivamente confermato tale dal giudice di sedia, che però, tornando nel suo luogo designato, invece di dire 0-40 ha detto 30-15, invertendo sostanzialmente il punteggio. Nessuna delle due giocatrici se n’è apparentemente accorta, e la scena è andata avanti così: risposta di rovescio in rete di Sharma e 40-15 annunciato (sarebbe stato 15-40), errore di dritto di Gatto-Monticone e 40-30 dichiarato (sarebbe stato 2-1 Sharma e dunque break), altro errore, ma di Sharma, in uno scambio sulla diagonale sinistra, e 2-1 Gatto-Monticone dichiarato. L’australiana ha protestato in modo blando, poi ha chiesto conferme all’angolo, ma senza sicurezze.

Non è la prima volta che si verifica una vicenda simile: nel 2018 Marija Cicak, una delle più celebrate tra le giudici di sedia, incappò in un errore per nulla distante da questo, per tipologia, durante il match di primo turno del WTA di Doha tra la polacca Agnieszka Radwanska, oggi ritirata, e la tedesca Mona Barthel, ancora attiva. Vinse l’ex numero 2 del mondo per 3-6 6-3 7-5, ma nel settimo game del terzo set (4-2 Radwanska) cominciò tutto. Passante di dritto vincente della polacca, 0-15, annunciato 15-0; sul punto successivo chiuso a rete da Barthel ritornò il 15 pari. Tutto finito? No: errore di dritto di Barthel, 15-30, ma annunciato come 30-15. Secondo errore. Il terzo giunse poco dopo: Cicak comunicò 40-15 su altro punto vinto a rete dalla tedesca, ma era 30-30. Il punto successivo, vinto da Barthel di nuovo, portò al 3-4, almeno in apparenza: il team della Radwanska informò la giocatrice dell’errore. Seguirono proteste, ma era impossibile tornare indietro in quel frangente.

Questo il commento via Twitter della diretta interessata, che svela quello che appare come un retroscena a metà tra il curioso e il grottesco: “Aggiornamento: il supervisore della WTA mi ha detto che dovrei imparare la mia lezione e concentrarmi di più sul punteggio invece che sul mio tennis nel futuro. La mia confusione non è una scusa“.

Foto: Alexandre Hergott – Open 6ème Sens – Métropole de Lyon

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