Atletica
Atletica: il consiglier Angelotti attacca, l’atleta Caravelli risponde
La battaglia per le elezioni federali è entrata nel clou del suo svolgimento. E i coltelli sono affilatissimi. Sabato scorso il consigliere Franco Angelotti si è esibito in un semi-comizio infarcito di brutte uscite. Prima ha difeso a spada tratta la FIDAL e il lavoro svolto in questi anni, snocciolando una serie di numeri sulle prestazioni degli under 23 e under 20 e sull’incremento delle presenze gara nelle liste continentali e mondiali (i punti interrogativi sono infiniti). Si è poi esibito in una sorta di attacco ad Antonietta Di Martino affermando che è ingiusto che sia la Federazione a pagare tutte le cure mediche (secondo lui dovrebbe farlo il gruppo militare dell’atleta campana): 10 mila euro iniziali più 2 mila euro al mese (cifre da verificare, se fossero consultabili ovviamente). Poi dito puntato su Alex Schwazer, sul cui affare la Federazione non ha responsabilità (secondo lui) e dando del delinquente all’altoatesino.
E poi il clou, quello che ha fatto traboccare il vaso. L’attacco ingiusto a Marzia Caravelli, vero esempio dell’atleta che suda sette camicie e porta a casa risultati importantissimi e di assoluto rilievo sui suoi 100 ostacoli: record italiano (12.85) ottenuto a Montgeron il 13 maggio, battendo un primato che resisteva da sedici anni (!); sesta agli Europei di Helsinki; semifinale ai Giochi Olimpici di Londra. E bene Angelotti ha avuto il coraggio di dire: “O parliamo della Caravelli? Povera ragazza. Abbandonata dalla Federazione? Aveva un posto di lavoro al CIP e si è licenziata perché non voleva lavorare mezza giornata. Cioè la Federazione le dà 12000 euro all’anno, 7200 li prende dalla sua società e poi prende pure 1000-1200 euro a meeting. Ci sono molti atleti che stanno peggio. Se poi la Federazione deve investire su un’atleta di trentun anni allora va bene…”. Il tutto è stato ovviamente registrato e potete ascoltarlo cliccando qui.
Nell’affermazione fatta gli errori sono molteplici e non poteva mancare la risposta dura, precisa e puntuale di Marzia attorno alla quale si è formato un nutrito gruppo di atleti e di sostenitori/amanti dell’atleta leggera. Mai avrebbe voluto mettersi in mezzo in questioni politiche ma è stata chiamata in causa. Tra l’altro non lavorava al CIP, tra l’altro i trentuno anni deve ancora compierli (spegnerà le candeline il 23 ottobre), tra l’altro com’è possibile che Angelotti sapesse cifre così dettagliate sugli stipendi di Marzia? Per caso è il suo commercialista? La lettera della Caravelli chiarisce tutti i dubbi. Cliccate qui per leggerla.
stefano.villa@olimpiazzurra.com
(fonte Queen Atletica. Nella foto scattata agli Assoluti di Bressanone 2012, Marzia è la ragazza sulla destra)
Chosenone
18 Ottobre 2012 at 21:18
Beh, che dire…solidarietà a Marzia! Attacco completamente sena senso nei suoi confronti.
seveweb
16 Ottobre 2012 at 09:44
Preferisco non commentare. Sono di Pordenone, conosco il mondo della Fidal locale e sulla lealtà della Marzia non si può discutere.