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Masters 1000 Montecarlo: Fabio Fognini, giornata felice con Jordan Thompson e ottavi raggiunti
Nessun problema per Fabio Fognini nel secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo. Il ligure batte con il punteggio di 6-3 6-3 l’australiano Jordan Thompson, mai in grado di impensierire il detentore del titolo, che ora se la vedrà con uno tra il serbo Filip Krajinovic (1-2 nei precedenti, contando anche quelli extra tour ATP) e l’argentino Juan Ignacio Londero (confronto inedito), sostituto del numero 2 del mondo Daniil Medvedev. Quest’ultimo, come noto, ha dovuto dare forfait in quanto positivo al Covid-19. Un’ora e 21 minuti la durata del match odierno.
Primo set non difficile per il ligure, che vola subito sul 4-0 con un paradosso: ha qualche problema in più al servizio rispetto ai turni in risposta. Le sue accelerazioni di dritto, e più in generale la sua ben maggiore abitudine a giocare sul rosso, fanno la differenza, con Thompson spesso in difficoltà nel contenere un Fognini in chiara forma. Sul 5-2 calo leggero al servizio del numero 2 d’Italia, che subisce il break a 30 con un dritto appena largo causa di qualche screzio con la giudice di sedia Aurelie Tourte, chiamata in causa poco dopo anche da Thompson. Il 6-3, ad ogni modo, non attende molto.
Dopo tre turni di servizio tranquilli, Thompson perde il servizio a zero nel quarto gioco, senza più riuscire a recuperare di fronte alla costanza di Fognini, che tiene sempre in mano la situazione con il dritto. Il Campo dei Principi, luogo di tante gioie per il ligure (Cilic nel 2009, Berdych nel 2013 tra quelle da ricordare), si rivela ancora una volta luogo delle sicurezze: il doppio 6-3 è poco più che una formalità.
Più della questione vincenti-gratuiti, conta il 70% di prime in campo per Fognini, così come il 71% di punti vinti sulla prima: dati importanti, che servono al ligure per poter mantenere un livello che lo possa portare ancora avanti. E se già con Medvedev in tabellone la possibilità era consistente, stanti i problemi del russo sul rosso, adesso l’occasione è più che ghiotta.
Foto: LaPresse