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Atletica, Chris Coleman fuori dalle Olimpiadi! Il TAS riduce la squalifica per doping, ma non basta

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Chris Coleman non potrà partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2021, in programma da venerdì 23 luglio a domenica 8 agosto. Il TAS ha parzialmente accolto il ricorso presentato dal velocista statunitense contro la squalifica per doping, ma la sanzione è stata ridotta di appena sei mesi (da due anni si è passati a un anno e mezzo) e dunque il fuoriclasse americano dovrà restare a casa, visto che il stop scadrà il prossimo 14 novembre.

Il 24enne non aveva rispettato i cosiddetti whereabouts, ovvero l’obbligo che ogni sportivo ha di fornire quotidianamente una finestra di 60 minuti durante la quale deve essere sempre reperibile per sottoporsi a eventuali controlli antidoping a sorpresa. Se vengono saltati tre controlli nell’arco di 12 mesi scatta la squalifica. Il Campione del Mondo dei 100 metri, capace di un superbo 9.76 a Doha 2019, non era a casa il 9 dicembre 2019 e alle spalle aveva già due violazioni di test non effettuati.

Secondo il TAS, Chirs Coleman ha effettivamente commesso una violazione delle regole antidoping, ai sensi dell’articolo 2.4 delle regole antidoping di atletica leggera mondiale, ma il grado di negligenza dell’atleta deve essere inferiore a quello stabilito nella decisione impugnata: “Se il funzionario incaricato del test a sorpresa avesse provato a contattarlo – pratica non prevista ma di uso comune in questi casi -, probabilmente l’atleta sarebbe riuscito a farsi sottoporre al test secondo le regole”, si legge nel dispositivo con il quale il Tribunale di Arbitrato Sportivo ha motivato la diminuzione della squalifica.

A questo punto i 100 metri perdono il loro naturale favorito e la gara regina dell’atletica regina, uno degli eventi più seguiti in assoluto alle Olimpiadi, si apre a diversi scenari.

Foto: Lapresse

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