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Formula 1

F1, Max Verstappen preoccupato dall’affidabilità della Red Bull. E Sergio Perez ha faticato

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La potenza è nulla senza controllo. Lo slogan di un marchio presente in F1 calza a pennello per introdurre il discorso su quanto accaduto quest’oggi a Imola, sede del secondo round del Mondiale 2021, in casa Red Bull.

La scuderia di Milton Keynes si è presentata con la voglia di battagliare con Mercedes che, però, nei due turni di prove libere andati in scena si è presa la vetta coi due piloti Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, facendo capire che le modifiche apportate al diffusore e altri accorgimenti aerodinamici abbiano dato i frutti sperati.

La RB16B, se si guarda alla velocità pura, è notevole per prestazione e ha tutto per lottare con le Frecce Nere. Il dato negativo di oggi, però, è legato all’affidabilità. Il progetto di Adrian Newey rischia di avere questo tallone d’Achille, considerando le sostituzioni del pacco batterie e della centralina che c’è stato sulla monoposto del messicano Sergio Perez, oltre al problema alla trasmissione che ha costretto l’olandese Max Verstappen a fermarsi dopo appena cinque giri della FP2.

Una situazione che, quindi, andrà analizzata nella scuderia anglo-austriaca. Del resto, spingere con lo sviluppo per tenere il passo della Mercedes, con il rischio poi di non prendere punti è inutile. A ciò va legato anche un inizio di weekend all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari poco felice per Perez: il messicano, dopo aver causato l’incidente in mattinata con l’Alpine di Esteban Ocon (stava facendo delle regolazioni al volante quando ha toccato la macchina del francese) non è andato oltre il sesto crono, realizzando una prestazione di appena otto millesimi meglio del giapponese Tsunoda con l’AlphaTauri.

Un venerdì dunque con tante ombre per Red Bull e in vista del time-attack di domani e soprattutto della corsa domenicale tante cose andranno modificate.

Foto: LaPresse

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