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Scacchi, Torneo dei Candidati 2021: Caruana, c’è Alekseenko dopo la meraviglia. Nepomniachtchi sfida Grischuk

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Una meraviglia. Solo così si può definire quello che è riuscito a fare Fabiano Caruana ieri, con una prova al di là dell’immaginazione anche dei suoi tifosi più sfegatati. Una partita, quella con il francese Maxime Vachier-Lagrave, giocata a viso aperto, durata sette ore e alla fine vinta con un finale orchestrato in maniera spaventosamente precisa. In Spagna è già stato definito come “el golpe herculeo”, cosa che non ha alcun bisogno di traduzioni. Si entra così nel nono turno del Torneo dei Candidati.

Per l’italoamericano (4.5) la nuova frontiera si chiama Kirill Alekseenko (3.5): il russo, wild card che nel 2020 non era riuscito mai ad avvicinarsi concretamente ai big, stavolta è stato protagonista in positivo, riuscendo a sorprendere un Alexander Grischuk non in grado di convertire correttamente una situazione di vantaggio. Nella prima tornata di Ekaterinburg, con questo incontro si era verificata anche la prima vittoria di Caruana, giunta in sole 34 mosse e con un’iniziativa fortissima sul lato di Re.

E proprio Grischuk (3.5) sarà di scena contro il leader della classifica, il connazionale Ian Nepomniachtchi (5). Un passo importante “Nepo” l’ha compiuto ieri, pattando con l’olandese Anish Giri del quale era ben facile temere la forma. In verità, si è trattato di una partita che ha deluso le attese, vista la patta per tripla ripetizione di posizione dopo 28 mosse. Dopo il momento alla scacchiera, è stato lo stesso Giri a dichiarare, mostrando anche una spiccata simpatia in questo caso relativa alla presenza di Magnus Carlsen come commentatore per chess24.com: “Cerco di farlo essere felice, di fargli imparare qualcosa. Oggi ho anche giocato la Sveshnikov. Questo è il meglio che posso fare oggi“.

A proposito di Giri (4), stavolta dall’altra parte della scacchiera avrà il cinese Wang Hao  (4). E non è nemmeno uno scontro di quelli che piace poi tanto all’olandese, dato che prima dei Candidati ci aveva perso tre volte e vinto una, con tre patte, un bilancio rimpolpato da un’ulteriore equa divisione del punto in un finale con pedone di vantaggio per Wang Hao, che aveva il Bianco, impossibile però da sfruttare a gioco corretto. Anche il cinese viene da una patta piuttosto rapida e incolore.

L’altro protagonista della partita appena citata è il cinese Ding Liren (3), sul quale si proiettano le speranze di Vachier-Lagrave (4.5) di tenere ancora più che vive le proprie speranze di dare alla Francia il primo uomo nato su suolo francese a poter giocare il match per il titolo mondiale, il che sarebbe di premio a una scuola scacchistica dalla validissima tradizione. “MVL” ha dalla sua il ricordo positivo della bella vittoria del girone d’andata, ottenuta contro una versione di Ding Liren che stava faticando a carburare a causa delle peripezie, soprattutto legate a una preparazione sconvolta da altri fattori. A vantaggio del transalpino va il fatto che, già prima di vincere quella partita, ne aveva fatte sue altre quattro contro il numero 3 del mondo.

Foto: Lennart Ootes / FIDE

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