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Tuffi: niente Coppa del Mondo per la squadra australiana, Annabelle Smith attacca la FINA

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Una notizia pesante, molto grave, a meno di tre mesi dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, e anche un precedente dall’enorme peso specifico, se vogliamo, perché non si era mai visto un Paese che si tira in dietro da una tappa di qualificazione olimpica per paura delle condizioni, dei contagi e perché diffidente sul lavoro degli organizzatori.

Per farla breve, l‘Australia dei tuffi non parteciperà alla Coppa del Mondo prevista dall’1 al 6 maggio 2021 a Tokyo, facendo così sfumare la possibilità di qualificazione alle Olimpiadi di altri cinque suoi atleti (sette sono comunque già qualificati). La federazione australiana ha deciso di non inviare la propria delegazione in Giappone a seguito del netto incremento di contagi di Covid-19 proprio nel distretto della capitale nipponica, che tra l’altro si trova ora in stato di emergenza. 

Tra i sogni infranti c’è quello della tuffatrice Anabelle Smith, bronzo nel 2016 a Rio nel synchro da 3 metri insieme a Maddison Keeney, che probabilmente si ritirerà in anticipo rispetto al previsto, ma soprattutto ha attaccato la federazione internazionale al grido di “è davvero devastante, sono delusa che la Fina abbia deciso di proseguire con l’organizzazione della Coppa, va contro i principi del fair play olimpico». La Federazione aussie è stata chiara a sua volta: “La nostra posizione è semplice: la situazione attuale non consente una qualificazione olimpica equa e sicura”.

Un sogno infranto per cinque atleti.

FOTO: La Presse

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