Artistica
Ginnastica, l’Italia maschile riemerge: Europei dal profumo di futuro. Bartolini si consacra, Maresca nome nuovo. E Macchini…
L’Italia maschile sta rinascendo a piccoli passi e si è riaffacciata da grande protagonista sul palcoscenico internazionale. Dopo un momento estremamente complicato prima delle Olimpiadi di Rio 2016, il movimento azzurro si è rimesso in moto piano piano e adesso riesce a recitare un ruolo di rilievo nelle grandi competizioni internazionali. Gli Europei 2021 di ginnastica artistica hanno definitivamente dato una svolta alla nostra Nazionale, che sembra avere davanti a sé un ottimo futuro. Le due medaglie di bronzo conquistate da Nicola Bartolini al corpo libero e da Salvatore Maresca agli anelli, il quarto posto di Carlo Macchini alla sbarra e il doppio piazzamento al limitare della top-10 nell’all-around (Bartolini nono, Stefano Pattron undicesimo) fanno ben sperare per i prossimi anni.
Resta il rammarico di non essere riusciti a qualificare la squadra alle Olimpiadi di Tokyo attraverso i Mondiali 2019: una manciata di decimi separò gli azzurri dal dodicesimo posto della Germania e chiaramente quella mancata impresa sta limitando l’Italia. Ad esempio Carlo Macchini e Salvatore Maresca dovranno aspettare Parigi 2024 per assaporare la rassegna a cinque cerchi, mentre Nicola Bartolini potrebbe sperare in un ripescaggio in ottica Tokyo (servirà attendere i risultati della Coppa del Mondo a giugno e vedere se gli incastri di risultati saranno favorevoli). In Giappone ci saranno sicuramente Marco Lodadio e Ludovico Edalli, ma è un peccato che il contingente sia ai minimi.
Gli Europei vengono archiviati in maniera estremamente positiva, tre Finali di Specialità e due podi rappresentano un bottino sontuoso visto quello che succedeva nelle ultime stagioni. Nicola Bartolini ha raggiunto una certa maturità agonistica, tecnica e mentale: ora è più consapevole dei propri mezzi, più incisivo e preciso, perfetto in un contesto internazionale. Gli arrivi perfettamente stoppati al corpo libero sono un marchio di fabbrica e la pulizia di esecuzione è stata particolarmente apprezzata dai giudici. Il sardo è entrato in una nuova dimensione a 25 anni, ma è nel giro azzurro da diverse stagioni e il suo nome non è di certo una novità.
Ad avere stupito tutti è stato Salvatore Maresca: vero che aveva vinto gli Assoluti in autunno e che aveva mostrato buone cose in Serie A, ma ritrovarlo sul podio alla prima vera uscita internazionale è stato sorpendente. Ha fatto subito centro alla prima occasione, da autentico outsider e con un esercizio agli anelli di pregevole fattura (14.900, 6.2 il D Score). Il 27enne campano è il nome nuovo che torna da Basilea, tra l’altro in una specialità dove possiamo vantare Marco Lodadio, argento agli ultimi Mondiali e in ripresa dopo l’operazione, col mirino puntato sulle Olimpiadi.
Un pizzico di amarezza per Carlo Macchini, che ha commesso un errore nel momento meno adatto. Quell’infilata resterà a lungo nella mente del marchigiano, perché era stato sublime sui tre difficilissimi salti iniziali e sembrava essere lanciatissimo verso la conquista di una medaglia alla sbarra. Addirittura poteva puntare all’oro perchè il 14.066 del russo David Belyavskiy era ampiamente battibile. Il marchigiano è ben consapevole e ci riproverà perché i mezzi sono di assoluto rilievo (6.1 il D Score) e il terzo posto in qualifica aveva fatto sperare bene.
Peccato per Edoardo De Rosa, ma ribadiamo che, a nostro modo di vedere, il 20enne lombardo può diventare a tutti gli effetti un protagonista internazionale al cavallo con maniglie. Al debutto tra i seniores fuori dall’Italia ha risentito dell’emozione, ma i suoi mezzi tecnici sono enormi. Un plauso ai bravi Stefano Patron e Lorenzo Minh Casali nell’all-around, dovranno andare avanti su questa strada. L’Italia sta rinascendo pian piano, il lavoro per Parigi 2024 è ben impostato.
Photo LiveMedia/Filippo Tomasi