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Tennis, l’Italia riferimento nel circuito ATP? Il Paese con più successi insieme alla Russia

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Italia, riferimento nel circuito ATP? Sì, lo si può dire. Non si vuol peccare di nazionalismo, ma è un dato di fatto che il 2021 abbia i tratti azzurri in questa prima parte nel percorso internazionale più importante del tennis maschile.

La presenza di dieci giocatori nella top-100 descrive solo in parte quanto stia accadendo nei nostri confini. Riscontri considerevoli che attestano la qualità del giocatori del Bel Paese per il modo in cui si proposti: l’ultimo esempio in ordine di tempo riguarda quanto accaduto a Barcellona (Spagna) e a Belgrado (Serbia), con la semifinale raggiunta da Jannik Sinner e il successo di Matteo Berrettini.

Alla fine della fiera, il Bel Paese può contare su tre titoli ATP messi in cassaforte nei primi quattro mesi dell’anno: il sigillo del romano sulla terra rossa serba, il centro di Lorenzo Sonego a Cagliari e lo squillo di Sinner a Melbourne. Un tris che proietta la squadra italiana in vetta alla classifica di rendimento insieme alla Russia, che può vantare tre successi: Andrey Rublev a Rotterdam, Daniil Medvedev a Marsiglia e Aslan Karatsev a Dubai.

Del resto, un’indicazione chiara in questo senso l’aveva fornita anche l’ATP Cup 2021 andata in scena in Australia, con l’atto conclusivo tra le due nazioni citate e la vittoria di Medvedev e compagni. Riscontri non casuali, frutto di un circolo virtuoso nel tennis italiano maschile in cui tutti si spingono a vicenda e il termine di paragone è importante per dare quel qualcosa in più. Una situazione di cui può giovarsi anche il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri che quando dovrà scegliere chi convocare avrà davvero l’imbarazzo della scelta.

Foto: LaPresse

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