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Atletica, World Relays: i convocati dell’Italia ai raggi X. Due generazioni per spingere in alto l’Italia

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Sono 30 i gli atleti, di cui 14 uomini e 16 donne, i convocati per le World Relays di Chorzow, in Polonia, in programma nel weekend del 1° e 2 maggio, l’evento di portata mondiale dedicato alle staffette che mette in palio la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo, per quei quartetti che non l’abbiano già conseguita in occasione dei Mondiali di Doha nel 2019. Due generazioni, quella degli atleti che già da circa un decennio stanno ottenendo risultati di spicco con le staffette, prima a livello giovanile e poi a livello assoluto e quella dei classe 1997/2000, che a livello giovanile ha saputo addirittura fare meglio della precedente a livello internazionale e che si affaccia con grandi ambizioni al palcoscenico più importante e prestigioso.

La 4×100 maschile deve ancora staccare il pass per Tokyo 2021 ma ha tutte le carte in regola per riuscirci. Ci sono due star assolute della specialità come Filippo Tortu, finalista nei 100 metri agli ultimi Mondiali di Doha e primatista italiano con 9”99 ottenuto e Marcell Jacobs, campione europeo dei 60 piani ai recenti Europei indoor di Torun, personale di 10”03 fatto segnare nel 2019 a Padova. Ad affiancare i due uomini di punta della velocità azzurra ci sono lo specialista dei 200 Fausto Desalu, 10”26 di personale nei 100 e 20”13 sui 200, Federico Cattaneo ha come personale un 10”28, fatto segnare a più riprese nel 2017 e nel 2018, mentre lo scorso anno non ha gareggiato ad alto livello, Davide Manenti, 32 anni, vanta un 10”48 di personale fatto segnare nel 2019 ma se la cava molto bene anche sui 200. Batterista, sciatore, appassionato di motori e fisioterapista ma soprattutto velocista in ascesa, il 26enne Roberto Rigali che nel 2018 è arrivato a correre in 10”31 i 100 e nel 2019 ha corso in 6”72 i 60 piani. Appassionato di musica anche Antonio Infantino che è nato in Inghilterra da due genitori italiani e che è specialista più dei 200 (di cui è campione italiano in carica) dove ha un personale di 20”41, che nei 100 dove comunque ha fatto segnare un ottimo 10”26 nel 2019.

Nel gruppo della 4×100 donne, già qualificato per Tokyo, tutte convocate le primatiste azzurre e finaliste mondiali della staffetta: Johanelis Herrera, 11”51 di personale nei 100 fatto segnare nel 2019 e 23”77 risalente al 2017 nei 200, la 29enne Gloria Hooper, specialista dei 200 dove vanta un personale di 22”89, risalente al 2016, mentre nei 100 ha come personale 11”34, sempre fatto segnare nel 206. Poi ci sono le due atlete più vincenti degli ultimi anni a livello individuale, Anna Bongiorni, bronzo dei 200 alle Universiadi di Taipei nel 2017, 11”38 di personale nei 100 fatto segnare lo scorso anno al Golden Gala e 23”31 sempre dello scorso anno a Rieti come personal best nei 200 e Irene Siragusa, oro nei 200 e argento nei 100 alle Universiadi 2017, 10”21 sui 100 di personale fatto segnare nel 2018 e 22”96 nei 200.

Le altre velociste convocate sono Vittoria Fontana, 21 anni, 11”40 nei 100 di personale risalente al 2019 e 23”62 lo scorso anno nei 200, la campionessa italiana dei 200 Dalia Kaddari, 11”44 di personale sui 100 fatto segnare lo scorso anno a Sassari e 23”23 sempre dello scorso anno sui 200 e Chiara Melon, 21 anni, 11”42 di personale sui 100, risalente al 2019 e 23”65 come best sui 200 fatto segnare lo scorso anno.

La 4×400 maschile è un autentico squadrone, con atleti in grado di ben figurare anche a livello internazionale nella gara individuale: nell’elenco dei convocati c’è il recordman nazionale dei 400 Davide Re, nono al mondo nella rassegna iridata di Doha e reduce da un 2020 sfortunato con un infortunio che lo ha tenuto fermo nei tre mesi in cui è stata compressa l’attività nazionale e internazionale: per lui un personale di 44”77 fatto segnare a Le Chaux de Fonds in Svizzera nel 2019: si tratta, appunto, del record italiano, insieme ai finalisti mondiali della 4×400 di Doha Edoardo Scotti, vittorioso lo scorso anno al Golden Gala con il personale e migliore prestazione italiana under 23 di 45.21 e Vladimir Aceti, campione italiano indoor e semifinalista agli Europei di Torun, che come personale all’aperto ha 45”65 fatto segnare lo scorso anno.

Del gruppo della 4×400 maschile e mista fanno parte anche Lorenzo Benati, giovanissimo, 19 anni appena compiuti, due ori all’Europeo U18 di Gyor: sui 400 in 46.85 togliendo il record allievi a Edoardo Scotti e con la staffetta mista. Il suo personale è di 46”20 fatto a Grosseto lo scorso anno, Mattia Casarico, personale di 46”28, risalente al 2018, Brayan Lopez, 23 anni, originario della Repubblica Dominicana, personale di 46”16 stabilito nel 2019 e Alessandro Sibilio, specialista dei 400 ostacoli, vincitore del mondiale under 20 con la 4×400 azzurra, personale di 46”13 fatto segnare quest’anno.

Anche la 4×400 femminile, oltre a quella mista, deve ancora formalizzare la qualificazione per Tokyo 2021 ma può contare su un lotto di talenti di tutte le età e dalle caratteristiche differenti una dall’altra, a formare una squadra compatta e numerosa. Le “veterane” sono Ayomide Folorunso, due ori nel 2017, agli Europei under 23 e alle Universiadi e di nuovo oro alle Universiadi di Napoli nel 2019 nei 400 ostacoli, 52”25 di personale sui 400 nel 2018, Raphaela Lukudo, quinta nei 400 agli EuroIndoor di Glasgow nel 2018 e 52”38 di personale nel 2018. Assenza dell’ultima ora per Maria Benedicta Chigbolu, 32 anni, bronzo europeo della 4×400 nel 2016, e detentrice del primato italiano con la staffetta azzurra ai Giochi olimpici di Rio, personale di 52”67 realizzato nel 2015.

Sono state chiamate anche tre delle quattro componenti della staffetta che ha migliorato il primato italiano della 4×400 indoor agli Europei di Torun: la campionessa italiana Alice Mangione, che 2015 ha raggiunto la finale nei 400 agli Europei juniores, vincendo l’argento con la 4×400 azzurra, 52”70 di personale stabilito lo scorso anno a Padova quando si è aggiudicata il titolo nazionale, Rebecca Borga, campionessa italiana indoor, 22 anni, primato personale all’aperto di 52”84 realizzato lo scorso anno a Rovereto e Eleonora Marchiando, che da poco ha migliorato il suo personale con 53”28.

A loro si uniscono anche Petra Nardelli, 25 anni, personale di 53”28 all’aperto, stabilito lo scorso anno, Giancarla Dimich Trevisan, azzurra di stanza a Los Angeles che ha come personale 52”46, stabilito quest’anno e Virginia Troiani, 25 anni, 53”02 di personale stabilito l’anno scorso a Milano.

Foto Lapresse

 

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