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Volley femminile, Finale Champions League. C’è il Vakifbank tra Conegliano e il sogno europeo

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Non è la ciliegina sulla torta, è il sogno di un club che oggi può completare l’en plein e, magari, aprire un grande ciclo anche in Europa. L’Imoco Conegliano si gioca la Champions League nella Super Final di Verona contro il Vakifbank di Istanbul che di Champions se ne intende eccome, avendone vinte ben quattro negli ultimi dieci anni con sei finali disputate.

E’ una sfida tutta italiana in panchina tra Daniele Santarelli, l’emergente che sta gestendo al meglio la corazzata Imoco, vincendo tutto quello che c’è da vincere proprio dalla finale di Champions del 2019 persa contro Novara in poi, e Giovanni Guidetti che in Turchia è una star assoluta avendo conquistato vittorie su vittorie prima sulla panchina del Vakif e ora anche su quella della Nazionale.

La partita sfugge ad ogni pronostico ed è quanto di meglio oggi la pallavolo mondiale possa presentare a livello di club, espressione, tra l’altro dei due campionati di più alto livello nel mondo, quello italiano e quello turco. Da una parte c’è la macchina perfetta Imoco che arriva a questa sfida con 63 vittorie consecutive alle spalle: pressione forte ma anche grande fiducia. Solo in un paio di occasioni (nei quarti di finale di Champions contro Scandicci e in gara1 della finale play-off contro Novara) Conegliano ha dato l’impressione di vacillare e c’è da giurare che Guidetti abbia fatto vedere e rivedere questa sfida alle sue giocatrici proprio per capitare ogni segnale di debolezza delle venete che, però, quando c’è da mettere a terra i palloni decisivi, non falliscono mai, facendo leva in primis sulla straripante Paola Egonu che vorrà lasciare il segno, così come fece due anni fa alzando la coppa con Novara proprio in faccia all’Imoco. Formazione ovviamente confermata rispetto alle ultime uscite con Wolosz in palleggio, Egonu opposta, le centrali Fahr e De Kruijf, le bande Sylla e Hill (all’ultima partita a Conegliano) e il libero De Gennaro.

Dall’altra parte c’è un Vakifbank che ha esperienza e forza da vendere, con numerose frecce al proprio arco. La serba Maja Ognjenovic al palleggio (ben conosciuta agli appassionati di pallavolo italiani per le stagioni a Modena, Jesi e Piacenza), oro mondiale nel 2018 e europeo nel 2019 con la Nazionale serba, vincitrice a livello di club di un campionato serbo, due rumeni, uno russo e uno polacco, in diagonale con l’opposta svedese Isabelle Haak (196 cm di altezza, protagonista in Italia con Scandicci e due volte campionessa di Svezia).

https://www.oasport.it/2021/05/live-conegliano-vakifbank-istanbul-finale-champions-league-volley-in-diretta-egonu-e-le-venete-sfidano-guidetti-per-il-trono-continentale/

Al centro giocheranno l’altra serba Rasic, una istituzione al Vakif, di cui indossa la maglia dal 2014 e con cui ha vinto due Champions e due Mondiali per Club e Zehra Gunes, altra atleta fedele ai colori del Vakif da quattro stagioni e grande protagonista negli ultimi successi del club turco. In banda giocano la statunitense, ex Busto Arsizio e Novara (quindi campione d’Europa in carica), Michelle Bartsch, atleta capace di dare grande equilibrio a tutte le squadre in cui gioca, magari poco appariscente ma di grandissima sostanza, in coppia con la brasiliana Braga Guimaraes, al Vakif dal 2019 e vincitrice sei volte del campionato brasiliano, oltre che bronzo iridato con la nazionale verde-oro nel 2014 in Italia. Il libero è Ayka Aykac, tornata quest’anno al Vakif dopo un anno di esperienza al Yesilyurt. C’è da giurare che, di contro, Santarelli abbia fatto vedere e rivedere alle sue ragazze la gara di andata della semifinale contro Busto Arsizio quando le turche andarono letteralmente in tilt, facendosi rimontare da 2-0 a 2-3 dalle lombarde, poi sconfitte nettamente al ritorno.

L’appuntamento è a Verona alle 17.00: è tutto pronto per la partita dell’anno, che potrebbe trasformarsi in qualcosa di ancora più grande. “Gettate il telecomando” diceva qualcuno e gustatevi lo spettacolo.

Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

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