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Masters1000 Madrid, il tabellone di Jannik Sinner: esordio con Pella e ottavo con Nadal per l’altoatesino

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Quasi come a Montecarlo, il percorso di Jannik Sinner a Madrid non si prospetta esattamente semplice. E non è il fatto di essere testa di serie che cambia particolarmente le cose per il diciannovenne altoatesino, che sta iniziando a guardare tutti sempre più dall’alto in considerazione del suo numero 18 del ranking ATP.

Per Sinner l’esordio sarà con l’argentino Guido Pella, più che valido giocatore sulla terra rossa, ma che, per uno strano scherzo del destino, ha raggiunto il suo miglior risultato a Wimbledon, con i quarti di finale del 2019. Il suo problema è, semmai, il periodo estremamente negativo dal quale giunge: su sei incontri nel 2021 ne ha vinto solo uno, in ATP Cup con il giapponese Yoshihito Nishioka. A Barcellona ha perso subito con il nipponico più famoso, Kei Nishikori, che a Madrid vanta ricordi tra il piacevole e il disdicevole.

Un eventuale secondo turno metterebbe l’azzurro di fronte a un qualificato (ci sono quattro italiani nel tabellone cadetto) o al tedesco Jan-Lennard Struff. Anche con il trentunenne tedesco, così come con Pella, non ci sono precedenti. In questa fattispecie si parla di un giocatore con un 2021 un po’ più positivo rispetto all’argentino, ma senza ancora un vero grande acuto.

E poi, agli ottavi, ci sarebbe Rafael Nadal. Il re della terra rossa a Madrid ha vinto meno che altrove (cinque volte complessive, e quattro sulla sua superficie), ma rimane pur sempre il favorito del torneo, ancor più ora che Novak Djokovic ha deciso di virare direttamente sul Foro Italico di Roma. Nella memoria c’è il precedente del Roland Garros, in cui Sinner tenne bene per due set (e servì per conquistarne uno), salvo poi calare nel terzo, ai primi quarti Slam della vita dell’altoatesino.

Se dovesse compiere un’impresa che, a Madrid, è riuscita (sul rosso, e non sul veloce o sulla terra blu), soltanto a Roger Federer, Djokovic, Andy Murray, Dominic Thiem e Stefanos Tsitsipas, allora la teoria opporrebbe Alexander Zverev all’italiano, ma il tedesco, Acapulco e quarti degli Australian Open a parte, è apparso spesso a corrente alternata. Da tenere d’occhio, dunque, uno spicchio di quarti di finale che si presta particolarmente alla lotta. Poi ci sarebbe eventualmente uno tra Thiem e Rublev, ma in questo caso è già spingersi abbastanza lontano. E, con Nadal in vista, è meglio concentrarsi prima di tutto sul mancino di Manacor.

Foto: LaPresse

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