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MotoGP, Franco Morbidelli e l’impossibilità di lottare per il titolo mondiale nella classe regina

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I miracoli non esistono? Parliamone. Franco Morbidelli può concludere con il sorriso questa giornata in terra andalusa: il secondo posto nelle qualifiche del GP di Spagna (quarto round del Mondiale 2021 di MotoGP) è un risultato importante.

In primis, Franco, qualora ve ne fosse bisogno, ha mandato un bel segnale alla Yamaha in fatto di contratto. Sì, perché un vice-campione del mondo, miglior esponente del 2020 della scuderia giapponese, relegato a ultima ruota del carro fa sorridere. La disponibilità di una M1 2019, al cospetto degli ultimi modelli super aggiornati, stride assai se l’obiettivo è quello della conquista dell’iride.

Ecco che in un attacco di sincerità/spontaneità, Morbidelli ha parlato chiaramente in questi giorni: “Non si può pensare di lottare per il Mondiale con una moto vecchia rispetto alle altre“. Messaggio chiaro e riscontro in pista cristallino, visto che di piloti con moto di ultimo grido ne sono stati messi dietro diversi.

E quindi? Probabilmente il futuro del “Morbido” non coinciderà con il Team Petronas vista l’entrata in scena della VR46 dal 2022 in top-class, azienda a cui il pilota italiano è legato per la sua formazione agonistica. Un Morbidelli, quindi, pilota ufficiale su una M1 gestita dal “Dottore”? Lo scopriremo. Di sicuro, la curiosa situazione del 2021 fa storcere il naso.

Foto: MotoGP.com Press

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