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MotoGP, Francesco Bagnaia è in lotta in un Mondiale incerto. Ora serve sbloccarsi con la prima vittoria

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Francesco Bagnaia ha concluso al posto il Gran Premio di Spagna. Grazie a questo piazzamento e al contemporaneo crollo di Fabio Quartararo, letteralmente imploso a metà gara a causa di un improvviso problema fisico al braccio destro, il ventiquattrenne piemontese ha preso il comando della classifica iridata, issandosi a 66 punti, due più del francese della Yamaha. Maverick Viñales è ora distante sedici lunghezze, mentre il Campione in carica Joan Mir è attualmente a -17. A questo punto la domanda sorge spontanea. Pecco può essere un serio candidato al titolo 2021?

Ora come ora la risposta è affermativa. Tre podi e un sesto posto nell’arco di quattro Gran Premi rappresentano un rendimento che non ha bisogno di presentazioni, soprattutto perché ricorda tanto quello del già citato Mir nel 2020. Al maiorchino piazzarsi costantemente nelle primissime posizioni è stato sufficiente per arpionare un Mondiale del tutto inatteso. Dunque, perché non sperare anche in Bagnaia? Dopotutto il pilota italiano sta dimostrando una maturità notevole, soprattutto nell’analisi della sua situazione gara dopo gara.

Se c’è qualcosa che non funziona, Pecco appare in grado di trovare la soluzione. Se commette un errore, ne fa subito tesoro per migliorare. La dimostrazione la si è avuta nelle ultime settimane. A Jerez la Ducati correva “in trasferta”, ovvero su un tracciato nemico. Eppure, lavorando duramente, dopo le difficoltà iniziali si è riusciti a trovare un assetto tale da consentire ai due alfieri del factory team di lottare per il successo. Invece, riguardo gli errori, basti pensare a quanto accaduto a Losail. La gestione delle gomme di Bagnaia non è stata ottimale, ma lui ha imparato la lezione e l’ha applicata nelle gare successive, crescendo di colpi nella seconda metà del GP sia in Portogallo che in Spagna.

Non più tardi di quindici giorni orsono, chi scrive aveva definito il piemontese “un apprendista Campione, che sta studiando per vincere il titolo iridato”. In effetti il 2021 si annunciava come una stagione di crescita, dopo un 2020 nel quale aveva mostrato picchi di rendimento impressionanti, alternati però a inquietanti passaggi a vuoto. Dinamica fisiologica nel corso di una progressione agonistica. Invece, la partenza del nuovo anno ha superato ogni più rosea aspettativa. Non si è ancora visto un buco di sceneggiatura e la leadership nella classifica generale ne è la riprova.

D’accordo, siamo solo al quarto di diciannove Gran Premi in programma, quindi non è escluso che si possa trattare di un momento di grazia, il quale però ormai dura da un mese e mezzo. Se dovesse esserci un calo sarebbe più che comprensibile, perché parliamo di un centauro che sino a poche settimane fa vantava un unico podio nella classe regina. Ora, invece, si trova a fare da lepre nel Mondiale. Questo perché Ducati è cresciuta rispetto al 2020 e, al tempo stesso, Pecco ha uno stile di guida capace di colmarne le lacune.

Pur camminando con i piedi di piombo, ora come ora, Bagnaia va considerato un serio candidato al titolo. Ha a disposizione un mezzo oltremodo competitivo e ha grande feeling con esso. Inoltre, finora ha sempre saputo risolvere i rebus tecnici che si è trovato di fronte (come l’assetto qui a Jerez de la Frontera). Continuerà su questa strada? Lo scopriremo nel corso dei prossimi due appuntamenti. Le Mans e il Mugello sono piste storicamente favorevoli alla Casa di Borgo Panigale, durante le quali Francesco potrebbe sfruttare l’attuale stato di grazia per togliersi il pensiero della prima vittoria, magari senza neanche accorgersene. Quando si è su una nuvola, viene tutto naturale.

A quel punto si potrebbe davvero sognare. Fabio Quartararo, problemi fisici permettendo, resta il favorito per laurearsi Campione del Mondo 2021. Eppure il francese ha addosso la pressione di essere il pilota più atteso in assoluto. Riuscirà a gestirla? E il suo fisico saprà supportarlo? Oppure gli farà altri brutti scherzi come accaduto oggi? Domande a cui non c’è risposta, perché la realtà dei fatti è che l’unica certezza è l’incertezza. Questo ossimoro sintetizza alla perfezione una MotoGP dai valori fluidi dove, nella primissima fase di stagione, il più solido in assoluto è stato proprio Bagnaia e dove Joan Mir insegna che, se si è granitici, nessun obiettivo può essere precluso.

Foto: MotoGPpress.com

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