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Verso i test-match: l’analisi dei convocati

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L’Italia per i test-match di novembre è stata fatta, il ct Brunel ha compiuto le sue scelte e, naturalmente, piovono le critiche sulle decisioni del coach francese. Nulla di così eclatante, in ogni sport i tifosi si reinventano selezionatori, talvolta esagerando anche. In quest’occasione, però, qualche critica alla lista dei 31 convocati sembra più che lecita.

In particolare, suscita non poche perplessità la mancata convocazione di Alberto Di Bernardo. Il numero 10 del Benetton Treviso avrebbe meritato assolutamente una maglia da titolare in Nazionale, a fronte delle prestazioni altisonanti fatte registrare nella lega celtica. Senza dubbio, il mediano d’apertura più forte in Italia attualmente. Non crediamo che Brunel lo abbia scartato per l’età un po’ avanzata (32 anni a novembre), altrimenti non si spiegherebbero le convocazioni di molti altri atleti, tra cui i pari ruolo di Beto, Luciano Orquera, classe ’81 e Kris Burton, classe ’80. Quest’ultimo, tra l’altro, non ha certo brillato nelle ultime uscite con i Leoni, ciò nonostante il francese non ha voluto rinunciarvi. Rimandato, quindi, l’esordio per l’italo-argentino, ma se da qui a febbraio le prestazioni non dovessero calare, la convocazione per il Sei Nazioni scatterebbe automaticamente. Per il momento, il posto da titolare all’apertura dovrebbe andare ad Orquera, che può vantare una miglior condizione fisica rispetto a Burton; poche chance di rivedere Tobias Botes in quel ruolo, vista la carenza di mediani di mischia.

Nella categoria ‘esclusioni eccellenti’ rientra anche il compagno di reparto di Di Bernardo, vale a dire Fabio Semenzato. Anche in questo caso, difficile da interpretare la decisione del 58enne commissario tecnico, in quanto Mozzarella sta sfornando prestazioni di spessore una dopo l’altra, rilanciandosi dopo una stagione buia. Nel ruolo di mediano di mischia è stato convocato, invece, Edoardo Gori, la cui presenza è ancora in forte dubbio causa infortunio.

Ovviamente, non mancano le note positive: la prima convocazione di Tommaso Iannone è sicuramente la più importante. Il 22enne trequarti del Benetton ha ampiamente meritato la maglia azzurra, per l’impegno profuso e i notevoli progressi svolti. La speranza è di non vederlo relegato in panchina a veder giocare i soliti noti. Da sottolineare anche la presenza di Francesco Minto, altro giocatore dei biancoverdi. Il seconda/terza linea ha convinto tutti finora, guadagnandosi la seconda chiamata in Nazionale. Degno di nota anche l’inserimento del classe ’91 Luca Morisi, trequarti/centro di grandi prospettive, già 2 caps per lui.

Alcuni attendevano un rinnovamento più profondo da parte di Brunel, che avrebbe forse sancito la chiusura di un ciclo per alcuni dei ‘senatori’ più illustri di questo gruppo, tra cui Lo Cicero o i fratelli Bergamasco. Rinnovamento che però non c’è stato, anche perché di nuovi giocatori pronti per la Nazionale – Di Bernardo a parte -, non se ne sono ancora visti.

Foto: pianetazzurro.it

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

 

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