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MotoGP, GP Francia: i precedenti della Ducati e di Francesco Bagnaia a Le Mans

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Domenica 16 maggio il motomondiale affronterà il Gran Premio di Francia. Andiamo, dunque, a vedere quali sono i precedenti di Francesco Bagnaia e della Ducati sul “Circuito Bugatti” di Le Mans. Non va infatti dimenticato come, dopo il Gran Premio di Spagna, il ventiquattrenne piemontese sia al comando del Mondiale di MotoGP.

PRECEDENTI BAGNAIA
Il primo approccio iridato di Pecco con il circuito di Le Mans avviene nel 2013, in Moto3, quando conclude al 20° posto, ottenendo quindi un risultato in linea con il suo rendimento nella difficile stagione d’esordio. La musica cambia già nel 2014, anno nel quale Bagnaia si rende protagonista di una clamorosa rimonta che, dalla diciassettesima casella di partenza, lo porta sino al posto finale! La ciliegina sulla torta è rappresentata dal giro più veloce in gara. Va ancora meglio nel 2015, poiché Francesco conclude , ottenendo così il primo podio della carriera nel Motomondiale. L’ultima esperienza in Moto3, invece, non è positiva. Nel 2016 si deve accontentare della 12ma piazza.

Il biennio in Moto2 è particolarmente proficuo. Nel 2017 Pecco arriva alle spalle di Franco Morbidelli, arpionando così uno dei migliori piazzamenti della sua annata agonistica. Nel 2018 non c’è partita, in quanto il piemontese è assolutamente dominante. Partito dalla pole position, resta in testa dal primo all’ultimo giro, conquistando in tal modo la terza delle otto vittorie stagionali che lo conducono verso il Mondiale nella categoria cadetta.

I precedenti in MotoGP, invece, non sono positivi. Nel 2019 Bagnaia si ritira nei primi giri della gara a causa di un contatto con la Yamaha di Maverick Viñales. Non va molto meglio nel 2020, quando Francesco si attesta in un’anonima 13ma piazza.

PRECEDENTI DUCATI
Il primo impatto della Ducati con Le Mans è traumatico, poiché nel 2003 arriva un doppio ritiro. Sarà l’unico di tutta la stagione! Le cose non vanno tanto meglio nel biennio successivo, durante il quale ci si deve accontentare di qualche piazzamento nella top-ten. Bisogna attendere il 2006 per il primo acuto. Lo firma Loris Capirossi, che si piazza alle spalle della Honda di Marco Melandri. Nel 2007 c’è il podio di Casey Stoner, sotto la pioggia. Segue un 2008 disastroso (nessuna moto tra i primi dieci), un 2009 anonimo (Stoner si classifica 5°, ma a mezzo minuto dal vincitore) e un 2010 quantomeno di buon livello (Nicky Hayder giunge 4°).

Va rimarcato come nel biennio di Valentino Rossi, Le Mans sia teatro dei migliori risultati ottenuti dal Dottore con la Casa di Borgo Panigale. Il fuoriclasse di Tavullia sale sul podio sia nel 2011 ( dietro alle Honda di Stoner e Dovizioso) che nel 2012 ( dietro solo alla Yamaha di Jorge Lorenzo).

Archiviata l’esperienza con Rossi, nel 2013 Ducati vive in Francia la gara più remunerativa di una stagione difficile, poiché Andrea Dovizioso è 4° e Hayden 5°. Dimenticabile l’edizione 2014, mentre nel 2015 arriva un podio firmato da Dovizioso, che si piazza , preceduto dalle Yamaha di Lorenzo e Rossi. Il 2016 è invece un incubo, poiché entrambi i rider ufficiali non vedono la bandiera a scacchi. Va un po’ meglio nel 2017 con Dovizioso 4°, dopodiché la situazione migliora esponenzialmente nell’ultimo triennio.

Nel 2018 il Team Pramac ruggisce grazie a Danilo Petrucci, appena dietro alla Honda di Marc Marquez. Quest’ultimo si impone anche nel 2019, inseguito però da una muta di Ducati. Dovizioso è , Petrucci e Jack Miller 4°. Ormai è evidente come i tempi siano maturi per il tanto agognato primo successo in terra transalpina. Questo arriva puntualmente nel 2020 per merito di Petrucci in una giornata che, paradossalmente, lascia l’amaro in bocca alla Casa di Borgo Panigale. Ducati appariva addirittura avviata verso una clamorosa tripletta. Invece la rottura del motore sulla GP20 di Miller e le carenate tra i due rider ufficiali fanno scivolare Dovizioso al quarto posto. Comunque sia, è evidente come sul Bugatti Circuit le Rosse a due ruote siano decisamente cresciute di colpi in tempi recenti. Viatico sicuramente incoraggiante per il 2021, anno in cui ci si sta giocando qualcosa di molto importante…

Foto: MotoGPpress.com

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