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Internazionali d’Italia, il tabellone di Fabio Fognini a Roma: Nishikori all’esordio, poi tante insidie sulla strada verso Nadal

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Foro Italico: un luogo caro a Fabio Fognini, perché è dove ha battuto per l’unica volta in vita sua Novak Djokovic (nelle qualificazioni del 2006), dove ha sconfitto Andy Murray quando era numero 1 del mondo e dove è stato in grado di battere Dominic Thiem, con l’austriaco già sulla strada dell’essere il numero 2 sulla terra rossa.

Per il ligure sorteggi intriganti e complicati insieme, già a partire dal primo. L’avversario d’esordio è infatti il giapponese Kei Nishikori, con il quale è in svantaggio per 1-2 nei precedenti. L’ultimo risale a quattro anni fa, ed erano i quarti di finale a Miami vinti dal taggiasco, che si dovette poi arrendere a Nadal. Da allora di cose ne sono successe, sia per infortuni che per altre cause, ma i due sono ancora pronti a darsi battaglia. Nishikori ha già lanciato segnali a Rotterdam e a Dubai, battendo Khachanov a Madrid, ma fermandosi contro Alexander Zverev (torneremo tra poco sul tedesco).

In caso di successo, per Fognini ci sarebbe una bestia nera storica, lo spagnolo Pablo Carreno Busta. Il termine “bestia nera”, però, si è sostanzialmente esaurito nel gennaio scorso, con la vittoria in ATP Cup che ha aiutato l’Italia ad andare in finale contro la Russia. Prima di allora sette sconfitte, alcune delle quali decisamente brucianti. Il tutto, però, se l’iberico batterà Laslo Djere, mai facile da affrontare sul mattone tritato e con cui il ligure non ha mai giocato.

L’ottavo di finale regalerebbe invece una rivincita del Roland Garros di due anni fa con Zverev. Sarebbe però anche un rematch dell’ottavo di Roma del 2017, quando il tedesco vinse con un doppio 6-3 prima di andare a prendersi l’intero torneo. Curiosamente, i due si sono sempre affrontati a questo punto del torneo: saranno da capire le condizioni in cui arriverà il finalista degli ultimi US Open, che non dovrebbe avere alcun problema a farsi strada.

Sono in tanti a sognare un quarto di finale con Rafael Nadal, che nella parte bassa si ritrova però un cammino irto di ostacoli, perché Jannik Sinner e Casper Ruud non sono certo due che si affrontano con il piede lontano dall’acceleratore. Restano i dubbi sul momento attuale del mancino di Manacor, sconfitto da Zverev a Madrid. Sebbene rimanga chiaro che il Roland Garros sia tra i suoi grandi obiettivi, Roma è torneo che gradisce, storicamente, e nel quale ha scritto grandi pagine di storia.

Quella stessa storia che Nadal e Fognini, insieme, hanno scritto tra grande tennis, schermaglie e tanto altro ogni volta che si sono incrociati. Poi ci sarebbe tutto il resto, con Diego Schwartzman favorito in questo lato di semifinale, ma è una storia ancora talmente lontana che è complicato scriverla prima di aver dato forma ai precedenti capitoli.

Foto: LaPresse

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