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Australian Open 2014: il trionfo meritato di Na Li

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L’Australian Open ha finalmente la sua regina e meritatamente può vantarsi di questa carica la cinese Na Li. Si tratta del secondo Slam della carriera per la tennista asiatica, che finalmente è riuscita a rompere il digiuno che durava dal 2011,anno in cui vinse il Roland Garros in finale sulla nostra Francesca Schiavone.

Come detto il trionfo è stato più che meritato perché la Li ha mostrato una continuità di rendimento davvero impressionante nel corso di tutto il torneo, con l’unico momento di stallo negli ottavi con la Safarova, quando un rovescio lungolinea della ceca uscito di un nulla poteva fermare l’avventura della cinese prematuramente. Da quel match la numero quattro del mondo ha inserito il pilota automatico e tra quarti e semifinale ha lasciato le briciole alle sue avversarie, Pennetta e Bouchard; mentre in finale ha dovuto lottare solo un set prima di avere la meglio della grande sorpresa Cibulkova.

Fondamentale nella vita sportiva della tennista asiatica è stato il cambio di allenatore avvenuto lo scorso anno: dopo aver “esonerato” il marito Jiang Shan, la Li si è affidata ad uno dei coach più esperti e competenti dell’intero circuito, l’argentino Carlos Rodríguez, ex allenatore di Justine Henin. Oltre che sul piano tattico e di gioco, la cinese è cresciuta anche su quello psicologico, mostrando una tranquillità e una freddezza nei momenti più importanti del match da vera campionessa.

Vincere un torneo dello Slam a 31anni inoltre non è mai semplice (sono solo sette le tenniste over 30 a riuscirci in precedenza), perché ci sono giovani rampanti pronte alla definitiva consacrazione, ma questo successo è la testimonianza che il lavoro e la costanza alla fine pagano sempre ed occhio che a Parigi potrebbe avverarsi una storica doppietta. 

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da washingtonpost.com

 

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