MotoGP
MotoGP, avvio di stagione in salita per la Suzuki. Mir comunque non distante dalla vetta del Mondiale
Inizio di stagione leggermente al di sotto della aspettative in casa Suzuki, che ha cominciato il tentativo di difesa del titolo con alcuni buoni piazzamenti senza acuti particolari, dopo le prime quattro tappe del Motomondiale 2021. Joan Mir, campione del mondo in carica MotoGP, è stato abbastanza costante ma gli è mancato quel quid velocistico in più necessario per occupare stabilmente le posizioni da podio su ogni pista.
In ogni caso il 23enne maiorchino può guardare con ottimismo al prosieguo del campionato ripensando all’avvio shock del suo 2020, quando dopo i primi 3 GP aveva accumulato appena 11 punti con due ritiri ed un 5° posto. Quest’anno lo scenario è sicuramente più incoraggiante, con all’attivo 49 punti nei primi quattro round della stagione grazie ad un podio (3° a Portimao) e a tre piazzamenti tra la quarta e l’ottava piazza.
Attualmente la media punti di Mir è addirittura superiore rispetto a quella che gli ha permesso di vincere l’ultimo Mondiale (12.25 contro i 12.21 del 2020), ma l’impressione è che nel 2021 sarà necessario un rendimento decisamente migliore per poter chiudere il campionato piloti davanti a tutti. Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia hanno infatti alzato l’asticella per tutti gli altri fino a questo momento, mettendo in evidenza una stabilità tecnica davvero notevole su ogni tracciato.
Lo spagnolo classe 1997, pur senza brillare, è 4° in classifica generale a 17 punti dal leader Bagnaia e a -15 da Quartararo (che poteva prendere il largo a Jerez senza il problema all’avambraccio) in attesa di sbarcare finalmente su circuiti più adatti alla Suzuki. Mir dovrà in ogni caso salire di colpi sul giro secco per poter realmente lottare fino in fondo per il titolo, perché l’ottima gestione delle gomme ed il passo della Suzuki non è più sufficiente per effettuare delle rimonte prodigiose ad ogni Gran Premio.
Il livello medio della griglia è salito ulteriormente, quindi diventa sempre più difficile partire nelle prime tre file e poi sorpassare agevolmente in gara senza perdere del tempo prezioso rispetto ai battistrada. In un Mondiale di 22 round è fondamentale portare sempre a casa punti importanti per rimanere a galla, ma Ducati e Yamaha (con Quartararo) sembrano in grado di dominare la scena fino all’eventuale ritorno di Marc Marquez al 100% della forma.
Foto: Lapresse