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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, le pagelle della terza tappa: un favoloso Taco van der Hoorn beffa il gruppo. Cimolai sorprende, Sagan meno brillante del previsto

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Il neerlandese Taco van der Hoorn, nella terza tappa del Giro d’Italia 2021, la Biella-Canale di 190 chilometri, ha messo nel sacco i velocisti. Il corridore della Intermarché-Wanty, che era andato in fuga poco dopo la partenza, si è prodotto in un assolo favoloso ed è riuscito a resistere al ritorno del plotone. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.

LE PAGELLE DELLA TERZA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA 2021

TACO VAN DER HOORN (INTERMARCHE’-WANTY) VOTO 10 E LODE: Il passistone neerlandese torna a vincere a quasi tre anni dall’ultima volta realizzando un’impresa favolosa. Va in fuga al mattino con altri sette corridori, li stacca tutti e nel finale riesce a resistere al ritorno del gruppo. Nelle ultime stagioni la sfortuna lo ha rallentato, ma quell’odierno è lo stesso van der Hoorn che nell’estate del 2017 batté Van Aert e Merlier alla Schaal Sels e arrivò a un passo dal mettere la sua ruota davanti a van der Poel alla Dwars door Het Hageland.

DAVIDE CIMOLAI (ISRAEL START-UP) VOTO 9: Con sommo stupore di tutti gli appassionati, Cimolai fulmina Sagan e Viviani nella volata per il secondo posto. Lo sprinter friulano, in questo 2021, non aveva mai incantato, ma, a quanto pare, ha trovato il colpo di pedale giusto in tempo per il Giro.

PETER SAGAN (BORA-HANSGROHE) VOTO 5,5: Fa lavorare la squadra tutto il giorno, ma, sulla penultima salita di giornata, appare in difficoltà e i suoi compagni sono costretti a rallentare il ritmo, favorendo, dunque, i fuggitivi. Nel finale, inoltre, dimostra di non essere brillantissimo perdendo la volata per il secondo posto, su un arrivo perfetto per lui, da Cimolai.

ELIA VIVIANI (COFIDIS) VOTO 6,5: Oggi abbiamo visto il miglior Viviani degli ultimi anni in salita. Il quarto posto odierno è un risultato anche inatteso in una tappa ove corridori come Nizzolo, Ewan e Merlier si sono staccati dal grosso del gruppo.

PATRICK BEVIN (ISRAEL-START UP) VOTO 7: L’australiano della Israel merita sicuramente un voto positivo dato il bel quinto posto conquistato. Tuttavia, viene da chiedersi come mai, nel finale, la Israel non lo abbia messo al servizio di Cimolai.

GIANNI VERMEERSCH (ALPECIN-FENIX) VOTO 6,5: In contumacia Tim Merlier, che decide di mollare presto in salita, Vermeersch fa lo sprint per l’Alpecin e porta a casa un sesto posto. Il crossista belga, che quest’anno è arrivato in top-10 al Giro delle Fiandre, all’E3 di Harelbeke e alla Gand-Wevelgem, è un grande corridore e potrà essere protagonista anche nelle prossime tappe tortuose.

FERNANDO GAVIRIA (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 6: In salita tiene benissimo, ma allo sprint coglie solamente il settimo posto. La sufficienza c’è, ma non va oltre.

SIMON PELLAUD (ANDRONI-SIDERMEC) VOTO 9: E’ l’ultimo dei fuggitivi a doversi arrendere a van der Hoorn. In salita va forte quanto il neerlandese, ma quest’ultimo se lo leva di ruota in pianura grazie a una devastante progressione fatta col rapporto lungo. Ad ogni modo, ottima tappa dell’elvetico dell’Androni.

SAMUELE ZOCCARATO (BARDIANI) VOTO 8,5: Zoccarato era un grande uomo da fughe quando correva tra gli U23 e, in questi pochi mesi passati tra i professionisti, sta confermando la sua attitudine. Solo due corridori più esperti come van der Hoorn e Pellaud, tra gli attaccanti di giornata, sono riusciti a fare meglio. Giù il cappello.

SAMUELE RIVI E VINCENZO ALBANESE (EOLO-KOMETA) VOTO 8: I due giovanissimi azzurri della Eolo vanno in fuga con l’obiettivo di difendere la maglia blu di Albanese e di permettere a quest’ultimo di aumentare, ulteriormente, il suo vantaggio nella classifica dei GPM. Rivi si sacrifica per il compagno, il quale raggiunge il suo scopo. Ottima prova di entrambi.

GIULIO CICCONE (TREK-SEGAFREDO) VOTO 6,5: L’abruzzese si produce in un bell’attacco, nel finale, in compagnia del francese Tony Gallopin (voto 7). Sorge, però, spontanea una domanda: dobbiamo interpretare quest’azione come un segnale che Ciccone non ha alcuna intenzione di provare a fare classifica?

GIOVANNI ALEOTTI (BORA-HANSGROHE) VOTO 8,5: La giovane promessa ex Team Friuli dà un saggio del suo talento svolgendo un lavoro incredibile per il compagno Peter Sagan. Probabilmente, però, in salita ha fatto un ritmo talmente elevato che ha messo in difficoltà lo stesso slovacco.

Foto: Lapresse

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