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Scherma: Italia, a Legnano un passo indietro nella spada

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Dopo l’esordio di Doha l’Italia sorrideva per l’ottima prestazione di Enrico Garozzo, autoritario nello sconfiggere via via tutti i big della spada mondiale prima di cadere per 15-14 (in vantaggio 13-14) in finale contro il coreano Park. Al termine del Trofeo Carroccio di Legnano, invece, per la squadra guidata dal ct Sandro Cuomo – apparso ottimista venerdì mattina, giorno delle qualifiche – c’è de registrare un leggero passo indietro.

L’analisi parte dalla gara individuale. La nota negativa è certamente Paolo Pizzo, eliminato dopo i gironi con due assalti vinti e ben quattro persi. Il problema del siciliano, recuperato dal dolore alla mano che lo ha funestato tutta la passata stagione, è probabilmente psicologico: match persi anche con un sostanziale vantaggio iniziale e sensazione quasi di “vorrei ma non posso” davanti alle offensive dei rivali. Una battuta d’arresto, soprattutto ad inizio anno, è decisamente permessa e non resta che sperare in un miglioramento, a tratti visto già dalla prova a squadre di domenica.

Sfortunato, ma molto caparbio, Matteo Tagliariol. L’ex campione olimpico si è arreso nel tabellone dei 32 contro il francese Robeiri per 15-14 a causa di una stoccata quantomeno dubbia e ha trascinato i suoi compagni al quinto posto – dopo il ko con l’Ucraina – nella giornata di ieri. Meno bene del Qatar Enrico Garozzo, che forse avrebbe avuto bisogno del “riscaldamento” delle qualifiche invece di esordire subito nell’assalto del dentro o fuori dei trentaduesimi di finale poi perso 15-9 contro Jean-Michel Lucenay, secondo a fine giornata. Eliminazioni cocenti ai sedicesimi anche per Diego Confalonieri (15-14) e Andrea Baroglio (12-11 alla priorità), ma questo discorso può benissimo chiudersi auspicando maggior attenzione nella gestione delle sfide e anche un pizzico di fortuna in più per le prossime uscite.

Ancora sottotono Marco Fichera: claudicante in un non facile girone, il debuttante siciliano è dotato di enormi qualità ma è stato eliminato nel tabellone dei 64. Per competere con i big della specialità la strada da percorrere è ancora lunga: il talento c’è, si spera che arrivino presto i risultati. Nota di merito, infine, per Gabriele Bino: inserito a sorpresa dal ct nel quartetto della prova a squadre, il 22enne genovese ha convinto nonostante il podio mancato.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma

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