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Volley, Serie A1 maschile: le pagelle della 14esima giornata

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Nel weekend si è disputata la quattordicesima giornata della Serie A1 maschile di volley (clicca qui per risultati e classifica). Di seguito le nostre consuete pagelle.

 

ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 10. Davvero monumentale. Il serbo si regala una delle migliori giornate da quando gioca in Italia, banda in visibilio un Pala Evangelisti gremito (non si toccavano i 4000 spettatori dalle finali scudetto del 2005) e firma l’impresa della domenica. Perugia sconfigge la capolista Macerata al termine di un incontro spettacolare. Alek mette a segno 31 punti con un ottimo 50% in fase offensiva, stampa tre muroni, guida i compagni di squadra, sale in cattedra quando i cucinieri hanno due match point a favore. Ad aiutarlo ci ha pensato Petric: Zaytsev e compagnia vanno letteralmente ko.

 

SIMON: 9. Impressionante! Il Mamba è davvero un caterpillar: altro che centrale, per la potenza di braccio e per le marcature è un opposto di razza. Il cubano è ancora il migliore tra i suoi, trascina letteralmente Piacenza al successo nel derby emiliano con 22 pazzeschi punti (allucinante 79% in fase offensiva) stampando giù anche sei muroni. C’è il suo zampino nel rimontone finale del quarto set (sotto 23-19), aiutato tantissimo da un eccellente Fei (70%). Sottotono Vettori che ha giocato da titolare solo i primi due set.

 

TSVETAN SOKOLOV: 8. Forse uno dei più facili compiti in carriera. 17 semplici punti (basso 44% di realizzazione) bastano e avanzano per surclassare una modesta Molfetta a cui non possono bastare Sabbi e Zanuto di fronte alla potenza naturale dei Campioni d’Italia. Il bulgaro è aiutato da un super Birarelli (6 muri) e da un preciso Solè (70%).

CHRISTIAN FROMM: 7,5. Eccellente al comando di Città di Castello. Da buon opposto sigla 24 punti (59% in attacco), espugna a sorpresa Verona e gli umbri salgono all’ottavo posto in classifica!

 

RAVENNA: 7. I romagnoli vincono una partita in Calabria per la prima volta nella loro storia. I ragazzi di Bonitta espugnano Vibo Valentia al termine di una partita infinita e dai continui sorpassi, abbandonano il penultimo posto e agganciano Molfetta. Sugli scudi Klapwijck, ex di turno.

 

MACERATA: 5. Crisi? Forse è troppo presto, ma la Lube ha perso davvero due incontri fondamentali e in tre giorni è uscita ridimensionata. Eliminata dalla Champions League dopo il bruttissimo incontro di Piacenza, due punti persi a Perugia e solo tre lunghezze di vantaggio proprio su Piacenza.

I malumori interni si fanno già sentire, i patron hanno ampiamente criticato la squadra e per non sprofondare ulteriormente serve assolutamente vincere il quarto di finale di Coppa Italia in programma mercoledì. Cuneo è un crocevia fondamentale per questo momento della stagione, per non trovarsi fuori da due trofei già a fine gennaio.

Percentuali troppo basse per Zaytsev (37%), male anche Kovar, Parodi titolare solo nel quarto set, bene solo Kurek e qualche invenzione di Baranowicz.

 

VIBO VALENTIA e MOLFETTA: 4. Le sconfitte continuano. I calabresi sono ancora a secco di vittorie in questo 2014, i pugliesi arrancano sempre di più: i primi dal settimo posto scivolano al nono, i secondi si fanno agganciare al decimo da Ravenna. Urgono miglioramenti.

 

PROBLEMI CON GLI ARBITRI: 3. La situazione è sempre più incandescente. Dopo le polemiche di settimana scorsa, c’è ancora Piacenza in mezzo. Nel derby emiliano, i biancorossi conducono per 2-1 ma sono sotto 23-19 nel quarto parziale. Deroo attacca sul muro di Fei, la palla esce ma i direttori di gara vedono un’invasione dello schiacciatore. Ovviamente si chiede il video-check, visto che sono arrivate le nuove telecamere… Il sistema non evidenzia nessun tocco, l’arbitro allora assegna il punto ai modenesi che vanno sul 24-19. Zlatanov non ci sta, preannuncia reclamo e allora l’arbitro è costretto a far rigiocare il punto (come prevede il regolamento). Con Fei al servizio, aiutato da Simon a muro, Piacenza vola e chiude 26-24.

A Molfetta si vocifera di una monetina lanciata contro l’arbitro. Ormai siamo davvero arrivati oltre al limite…

 

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