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F1, GP Azerbaijan 2021: numeri e statistiche. Sarà spezzata la maledizione del bis? A Baku nessuno ancora vinto 2 volte!

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Nella giornata di domenica 6 giugno, la Formula Uno vivrà la sua sesta tappa stagionale. Si gareggerà a Baku, dove andrà in scena il Gran Premio di Azerbaigian. Nonostante quella del 2021 sia nominalmente la quarta edizione dell’evento, per ragioni di coerenza a fini statistici verrà tenuta in considerazione anche la prova del 2016, denominata GP d’Europa. La pista, infatti, non è minimamente cambiata e cinque anni orsono quel presunto Gran Premio europeo venne aperto dalle note dell’inno azero.

L’appuntamento è dunque di istituzione estremamente recente e affonda le sue radici nella volontà della repubblica situata sulle rive del Mar Caspio di promuovere la propria immagine a livello internazionale. L’Azerbaigian, divenuto indipendente dall’Unione Sovietica nel 1991, ha cominciato a vivere un autentico boom economico a partire dal 2004 grazie all’esportazione del petrolio caspico. Nel corso di un decennio, il PIL del Paese è decuplicato e questo ha spinto il presidente Ilham Aliyev a esplorare nuovi orizzonti, anche in ambito sportivo. Ritenendo la Formula Uno una splendida vetrina mediatica di respiro globale, nel 2013 ha fatto in modo che le autorità azere contattassero Bernie Ecclestone, all’epoca ancora padre-padrone del Circus, per sondare la possibilità di organizzare un GP. L’operazione è andata rapidamente a buon fine e la gara ha visto la luce nel 2016, inizialmente con l’anacronistica etichetta di Gran Premio d’Europa, tramutandosi poi in tutto e per tutto in GP d’Azerbaigian a partire dal 2017.

VITTORIE
Il dato più interessante è che sinora a Baku nessun pilota è ancora stato in grado di ripetere una propria affermazione. Infatti nel 2016 si è imposto Nico Rosberg, nel 2017 ha vinto Daniel Ricciardo, nel 2018 il primo a passare sotto la bandiera a scacchi è stato Lewis Hamilton, mentre nel 2019 ha primeggiato Valtteri Bottas. Come si può notare, a parte Rosberg gli altri tre sono tuttora in attività.
Situazione ben diversa sul fronte delle squadre, perché la Mercedes ha raccolto 3 successi, lasciandone solamente 1 alla Red Bull. Per la verità, quell’affermazione è stata in tutto e per tutto fortunosa. Non va dimenticato come Hamilton fosse padrone della corsa, ma abbia dovuto effettuare un pit-stop imprevisto per sostituire la protezione della testa del proprio abitacolo, la quale si stava incredibilmente staccando, rischiando di volare via in piena velocità.

POLE POSITION
Guardando alle pole position, è interessantissimo notare come si ripeta esattamente la stessa situazione delle vittorie, perché nelle quattro gare a Baku abbiamo avuto quattro poleman differenti. Nel 2016 il più veloce in qualifica è stato Nico Rosberg, nel 2017 tale ruolo è stato ricoperto da Lewis Hamilton, nel 2018 Sebastian Vettel è scattato davanti a tutti, mentre nel 2019 il più rapido al sabato è risultato essere Valtteri Bottas.
Anche in questo caso, la Mercedes ha incamerato 3 pole, concedendone solamente 1 agli altri team. Tuttavia, sul fronte delle qualifiche, è la Ferrari ad aver interrotto il monopolio delle Frecce d’Argento e non in maniera fortunosa, perché quel giorno non solo Seb fu il migliore, ma senza un errore nell’ultimo settore, Kimi Räikkönen avrebbe potuto completare una prima fila tutta rossa.

PODI
In tema di podi, si conferma la distribuzione già vista per vittorie e pole position. In quattro gare a Baku, ben otto piloti diversi sono entrati nella top-three. Quattro di loro sono stati capaci di ripetersi, ma nessuno si è ancora issato a quota tre. Curiosamente, il primo in grado di bissare un piazzamento nelle prime tre posizioni è stato Sergio Perez nel 2018, eguagliato poi da Bottas, Hamilton e Vettel un anno dopo. Eccezion fatta per Rosberg, gli altri sette uomini sono attualmente in attività:
2 (1-1-0) – BOTTAS Valtteri
2 (1-1-0) – HAMILTON Lewis
2 (0-1-1) – VETTEL Sebastian
2 (0-0-2) – PEREZ Sergio
1 (1-0-0) – RICCIARDO Daniel
1 (0-1-0) – RÄIKKÖNEN Kimi
1 (0-0-1) – STROLL Lance

PILLOLE
– In 2 occasioni (50,0%) il vincitore è partito dalla pole position.
– In 3 occasioni (75,0%) il vincitore è partito dalla prima fila.
– L’unica eccezione è rappresentata da Daniel Ricciardo, che nel 2017 vinse scattando dalla 10ma posizione! L’australiano dovette chiudere in anticipo il proprio Q3 a causa di un errore di guida, ma in gara approfittò a meraviglia delle vicissitudini altrui, beneficiando anche delle safety car che gli diedero un grande vantaggio dopo aver azzardato una strategia molto rischiosa.

Foto: La Presse

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