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Ciclismo

Giro d’Italia 2021, pagelle sedicesima tappa: Bernal favoloso, Caruso e Bardet da applausi, RCS e Rai bocciati

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Egan Bernal ha domato anche il Giau e si è confermato re del Giro d’Italia nel corso della sedicesima tappa dell’edizione 2021 della Corsa Rosa. L’impresa del colombiano, però, passa in secondo piano poiché la frazione di oggi è destinata a rimanere negli annali non per ciò che abbiamo visto, ma per quello che non abbiamo visto dato che il tracciato è stato modificato a pochi minuti dalla partenza e nel finale è saltata la copertura televisiva. Di seguito le nostre pagelle della frazione odierna.

LE PAGELLE DELLA SEDICESIMA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA 2021

EGAN BERNAL (INEOS) VOTO 10: Il colombiano confeziona un numero da favola e chiude il Giro d’Italia con una settimana d’anticipo. Ora può perderlo solo lui. Purtroppo, però, non siamo riusciti a godere della sua azione sul Giau. Ed è anche un peccato non aver visto cosa avrebbe potuto fare se nel tracciato ci fossero stati, come era inizialmente in programma, Fedaia e Pordoi.

DAMIANO CARUSO (BAHRAIN VICTORIOUS) VOTO 9,5
: Il siciliano della Bahrain Victorious, sul Giau, sforna la prestazione della carriera. Finché le immagini sono rimaste sulla corsa, lui era in fondo al gruppo dei migliori. Evidentemente, però, il fatto che conoscesse meglio di chiunque altro quest’erta, gli ha permesso di gestirsi nel modo corretto e di levarsi di ruota tutti quelli che non si chiamano Bernal. Ora è secondo e il podio finale non è più un miraggio.

ROMAIN BARDET (TEAM DSM) VOTO 9,5
: Il francese sforna una scalata da applausi e una discesa a dir poco meravigliosa. Arriva al traguardo insieme a Caruso, ad appena 27″ da Bernal, e ora è da considerarsi un serio candidato al podio finale.

GIULIO CICCONE (TREK-SEGAFREDO) VOTO 8: Continua il bel Giro dell’Abruzzese, il quale arriva quarto, a 1’18” da Bernal, a Cortina d’Ampezzo. La top-5, ora, dista pochi secondi.

HUGH CARTHY (EF EDUCATION-NIPPO) VOTO 7:
E’ la sua squadra che fa la selezione sul Giau, ma quando parte Bernal non può nulla e non riesce nemmeno a tenere le ruote di Caruso e Bardet. Ora è terzo in classifica generale, però, in questo Giro, non sta entusiasmando.

JOAO ALMEIDA (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 8,5: Va in fuga al mattino, sale molto forte sul Giau e arriva al traguardo con Carthy e Ciccone. Ora ha riaperto il suo Giro e, nella terza settimana, potrà essere protagonista.

ALEXANDER VLASOV (ASTANA) VOTO 5,5: Un problema meccanico lo rallenta all’inizio della scalata del Giau, ma, al netto di ciò, non appare brillante e perde oltre due minuti da Bernal. Il podio non è lontano, ma ci sono corridori che stanno meglio di lui.

DAVIDE FORMOLO (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 6,5
: Anche Formolo va in fuga al mattino e si difende sulla salita finale, riuscendo, così, a chiudere la tappa in top-10. Con questo risultato, inoltre, è risalito al decimo posto della classifica generale.

TOBIAS FOSS (JUMBO-VISMA) VOTO 7: Si stacca presto dai migliori in salita, ma si gestisce bene e riesce, addirittura, ad arrivare al traguardo prima di Simon Yates. La top-10 finale, dopo oggi, è più vicina.

SIMON YATES (BIKEEXCHANGE) VOTO 5: Il freddo gli taglia le gambe a colpi di fendenti. Lo vediamo in difficoltà quando ancora mancano molti chilometri allo scollinamento del Giau e, infatti, al traguardo paga 2’37” da Egan Bernal. Il sogno rosa, dopo oggi, è tramontato definitivamente.

DANIEL MARTINEZ (INEOS) VOTO 5,5: Il colombiano risulta essere molto meno brillante rispetto allo Zoncolan, ma, per sua fortuna, oggi Bernal non aveva bisogno del suo aiuto.

DANIEL MARTIN (ISRAEL START-UP) VOTO 5: Prova ad andare in fuga al mattino, ma non ha le gambe di Almeida e Formolo e, infatti, nel prosieguo della tappa va alla deriva. La top-10, ora, dista cinque minuti. Non sarà facile agguantarla.

REMCO EVENEPOEL (DECEUNINCK-QUICK STEP) S.V: L’enfant prodige belga alza definitivamente bandiera bianca e lascia sul piatto ventiquattro minuti. Nei primi dieci giorni aveva illuso tutti, ma in questa seconda settimana i nove mesi senza gare si sono fatti sentire. A questo punto, verosimilmente, si ritirerà per pensare alle Olimpiadi.

SIMON CARR (ISRAEL START-UP) VOTO 8: In contumacia Ruben Guerreiro, il quale si è ritirato ieri, è il giovane britannico a svolgere il ruolo di ultimo uomo di Hugh Carthy e lo fa in modo egregio. Il suo forcing sgretola il gruppo e sulla sua ruota restano meno di dieci corridori.

RCS E RAI VOTO 3: Quella odierna è stata una delle peggiori giornate nella storia del Giro d’Italia. Pordoi e Fedaia sono stati tagliati dal percorso a mezz’ora dalla partenza e non abbiamo visto le immagini sul Giau. RCS e Rai sono ambedue colpevoli e ambedue bocciate.

Foto: Lapresse

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