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Giro d’Italia 2021, Damiano Caruso: “Il podio si avvicina. Bernal è umano come noi, vedremo…”

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Damiano Caruso continua a fare sognare al Giro d’Italia ed è sempre più in lotta per salire sul podio finale di Milano. Il siciliano si è difeso con le unghie e con i denti sulla durissima salita di Sega di Ala, dov’era posto il traguardo della 17ma tappa della Corsa Rosa. L’alfiere della Bahrain-Victorious è giunto al traguardo in quinta posizione con un ritardo di 1’20” dal vincitore Daniel Martin e ha ulteriormente rafforzato il secondo posto in classifica generale: ora si trova a 2’21” dalla maglia rosa Egan Bernal e ha un margine di 1’02” sul britannico Simon Yates. Il podio sembra ormai essere a un passo, visto l’ampio margine di vantaggio nei confronti del russo Aleksandr Vlasov, del britannico Hugh Carthy e del francese Romain Bardet (rispettivamente 3’42”, 3’48”, 4’10”).

A questo punto, però, il 33enne può anche sognare in grande perché oggi Bernal è andato in crisi sull’attacco di Yates e anche i discorsi per la conquista del Trofeo Senza Fine non sono ancora chiusi. Mancano ancora due tappe in alta montagna prima della cronometro conclusiva di Milano. Damiano Caruso ha analizzato la sua giornata una volta giunto al traguardo: “Anche oggi per me è stata una giornata positiva e questo risultato conferma il mio buon livello e il fatto che questo podio ogni giorno si avvicini sempre di più“.

Il ciclista italiano ha parlato anche dell’attuale leader della graduatoria: “Il fatto che Bernal fosse più preoccupato per me che per Yates che attaccava, mi fa molto piacere e non me l’aspettavo. Nel finale è successo quello che mi aspettavo, con Yates che ha fatto la differenza in salita, perché più adatta alle sue caratteristiche. Onestamente non mi aspettavo questo rallentamento di Bernal. A quanto pare ha dimostrato di essere anche lui umano come tutti noi, ma bisognerà vedere cosa succederà in questi ultimi giorni“.

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Poi la conclusione: “Per me è stata una giornata positiva. Adesso rimangono ancora due arrivi in salita e una tappa a cronometro l’ultimo giorno che decideranno le sorti della corsa. Dobbiamo ancora lavorare tanto per arrivare a Milano, per me sarà importante rimanere concentrato sulla corsa e con i piedi per terra“.

Dichiarazioni da Tuttobiciweb

Foto: Lapresse

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