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Basket: Anadolu Efes in finale di Eurolega, ma quanti brividi! Il CSKA Mosca fallisce la rimonta sulla sirena

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Per la seconda volta consecutiva l’Anadolu Efes si qualifica per la finale di Eurolega. Alla Lanxess Arena di Colonia, la semifinale d’esordio delle Final Four è appannaggio, ma con enormi brividi, della formazione di Ergin Ataman, che supera il CSKA Mosca con il punteggio di 86-89 e rende irrealizzabile il bis da parte della squadra allenata da Dimitris Itoudis. 25 i punti di Vasilije Micic e 19 quelli di un Sertac Sanli raramente visto a tali livelli, ma fondamentale è il finale di Rodrigue Beaubois (15) e di Shane Larkin (11). Dall’altra parte non basta un maestoso Will Clyburn che ne piazza 26, così come una parte conclusiva di enorme livello di Daniel Hackett (17).

Pronti via, ed è subito effetto Efes alla Lanxess Arena, con i turchi che riescono a fare affidamento su circolazione, protagonisti diversi e difesa al top nel 4-10 iniziale. A prendere per mano i vicecampioni d’Europa del 2019 ci pensa Simon con la tripla del 7-13, un grido di battaglia raccolto da Beaubois, mentre dall’altra parte non bastano Shengelia e Hackett ad arginare la squadra di Ataman. Prima il francese e poi Micic portano il primo quarto a chiudersi sul 13-25.

I russi provano ad abbozzare una reazione con Clyburn e Voigtmann, ma l’Efes fa capire di non voler mollare la presa sulla semifinale. Dove non c’è Larkin, che stavolta lascia più spazio agli altri, arriva un incontenibile Micic, che firma il +15 con 14 punti in neanche 15 minuti. Shengelia e soprattutto Clyburn tengono il CSKA intorno alle 10 lunghezze di ritardo, ma nel finale s’infiamma anche Sanli, che schiaccia di prepotenza il +14 (35-49). Clyburn arriva a sua volta a quota 15 punti col canestro che chiude la prima metà di gara (37-49).

Continua a tenere in controllo tutto la formazione turca al ritorno sul parquet, iniziando anche a far diventare veramente ampio il vantaggio. Si passa rapidamente dalle 15 alle 20 lunghezze abbondanti di vantaggio, con Sanli e Simon ancora più inafferrabili del pur spaventoso Micic. I punti di vantaggio diventano 21 per tre volte, anche se nel finale di terzo quarto Lundberg riduce leggermente il divario sul 55-71.

Con l’ultimo quarto, però, arriva qualcosa che si era già visto nelle sfide dell’Efes contro il Real Madrid: un calo col passare dei minuti, corrispondente a un ringhio del CSKA di importanti dimensioni. Lundberg completa la propria opera con il -10 (61-71), poi Ukhov riporta i suoi sotto la doppia cifra di ritardo prima che Hackett e Clyburn lancino definitivamente l’assalto alla diligenza. Un gran canestro di qua, uno sfondamento preso dal pesarese di là con annesso quinto fallo di Micic, e arriva l’80-83 a 3′ dalla fine. Due coppie di liberi di Hackett e Kurbanov riducono a uno il punto di distacco (86-87), ma di lì il CSKA spreca tanto: sbaglia Clyburn da tre, Hilliard (troppo velocemente) fa lo stesso, Larkin realizza un libero su due, time out a 7″8 dalla fine, palla a Clyburn che dalla grande distanza scocca il tiro della potenziale vittoria, ferro, rimbalzo di Larkin, 1/2, intercetto sul lancio lungo dalla rimessa e finale per l’Efes.

CSKA MOSCA-ANADOLU EFES ISTANBUL 86-89

CSKA: Lundberg 15, Khomenko, Hilliard, Ukhov 8, Hackett 17, Antonov, Strelnieks 2, Voigtmann 6, Clyburn 26, Shengelia 10, Kurbanov 2, Eric. All. Itoudis

EFES: Larkin 11, Beaubois 15, Singleton 1, Balbay, Sanli 19, Moerman 6, Tuncer, Pleiss, Micic 25, Anderson 2, Dunston, Simon 10. All. Ataman

Credit: Ciamillo

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