Roland Garros 2021, al quinto set non c’è il tie-break! Il regolamento

L’unico Slam ad aver mantenuto, almeno nel quinto set, ciò che l’ha sempre caratterizzato da quando i primi quattro sono stati ricondotti all’uso del tie-break, negli Anni ’70, è il Roland Garros. Tutti gli altri hanno cambiato, ma dalle parti di Parigi il parziale decisivo è rimasto “all’antico”.

Nella sostanza, in terra (in tutti i sensi) francese la vittoria è di chi per primo si mette a due game di distanza l’avversario, qualora il punteggio arrivasse sul 6-6, che normalmente è foriero del tie-break nei set che precedono il quinto.

Per quel che riguarda Wimbledon, invece, il tie-break arriva sul 12-12 del quinto set, ed è stato finora utilizzato una sola volta, nel match più importante di tutti, la finale maschile del 2019 tra Roger Federer e Novak Djokovic vinta dal serbo.

Gli US Open, invece, da quasi cinquant’anni utilizzano la soluzione opposta rispetto a Parigi: tie-break sul 6-6 in tutti i set, e dunque anche nel quinto, evento che si è visto piuttosto di frequente nella storia dello Slam newyorkese.

Per quanto riguarda invece gli Australian Open, il tie-break arriva sempre sul 6-6, ma assume una forma allungata, a 10 punti, identica a quella del super tie-break che si utilizza nel doppio. Questa regola è stata implementata nel 2019.

Va naturalmente inteso il fatto che le regole qui esposte sono identiche per quanto riguarda il femminile. La modifica è una sola: il tutto si applica al terzo set invece che al quinto.

Vale la pena ricordare, inoltre, che oramai i cinque set si vedono soltanto negli Slam, perché una delle modifiche parallele al rinnovamento della Coppa Davis è stata quella che ha visto la finale delle Olimpiadi uniformarsi tra uomini e donne, che ora giocano allo stesso modo anche quella al meglio dei due set su tre con tie-break in tutti (in precedenza l’ultimo andava a oltranza, fosse esso terzo o quinto).

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