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Roland Garros 2021, debutto ok per Matteo Berrettini. Taro Daniel sconfitto di potenza in quattro set

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Alla fine un buon debutto per Matteo Berrettini al Roland Garros 2021. Il romano gioca una partita perfetta al servizio per due set contro Taro Daniel rischiando però di complicarsi la vita con un piccolo passaggio a vuoto nella terza frazione; solo un incidente di percorso, la potenza del numero 9 del mondo torna a galla e in due ore e venticinque minuti indirizza il match sul 6-0 6-4 4-6 6-4 finale. Al secondo turno ci sarà Federico Coria, che ha battuto Feliciano Lopez.

La partita si mette subito in discesa. Matteo riprende da dove aveva lasciato con il giapponese, dal terzo set di Belgrado che venne nettamente dominato. Infatti l’azzurro è davvero scatenato, giocando un tennis deciso in maniera tranquilla mentre il povero Daniel, che non regge la maggiore cilindrata del romano, compie errori pesanti in ogni game: si finì con un bagel in Serbia, si comincia con un bagel a Parigi.

E in maniera alquanto sinistra, il match continua a seguire un copione assai simile a quello di fine aprile. Perché il giapponese entra finalmente in partita. Non tanto da diventare un pericolo per il numero 9 del mondo, ma almeno da rendere la partita più godibile per gli spettatori e più allenante per il romano. Che si procura una palla break in tre giochi su quattro al servizio dell’avversario, la terza è la volta buona, arrivando sul dropshot di Daniel e chiudendo con la volée alta di rovescio. D’altra parte, al servizio è ingiocabile: 9 ace, 19 punti su 20 con la prima, due punti concessi in tutto, ed il 2-0 è servito.

Dopo due set giocati al limite della perfezione in entrambe le fasi, Matteo perde un minimo di lucidità in risposta. Magari anche per un minimo cambio di tensione, l’azzurro inizia a palesare qualche minima difficoltà nel replicare al giapponese, che inizia ad essere più incisivo con il dritto. Berrettini non sfrutta le porticine concesse dall’avversario, forse cullandosi un po’ sulla sua giornata al servizio, ma nel decimo gioco si innervosisce per una chiamata del giudice di sedia e vive il primo momento storto della giornata: Daniel ringrazia e fa sua la terza frazione.

Matteo accusa leggermente il colpo, con i game successivi in battuta che diventano un po’ più combattuti ma che, in un modo o nell’altro, vengono sempre risolti in maniera lucida dal romano. Che capisce che deve tornare a fare sul serio e torna a pressare il servizio del giapponese. Che mette in campo poche prime, ma con la seconda tende a spingere davvero tanto. Ma alla lunga essere costantemente messo all’angolo non paga: Berrettini torna ad avere una palla break nel quarto ma non la sfrutta, bisogna aspettare due giochi per poter cambiare l’inerzia grazie al rovescio che gli porta tre dei quattro punti nello scambio. Da lì è fatta, basta gestire in battuta, e l’azzurro lo fa perfettamente.

Statistiche un po’ sporcate dalla chiusura del terzo set, ma la prestazione al servizio di Berrettini è davvero inimmaginabile. 53 punti vinti su 59 con la prima di servizio, 16/26 invece con la seconda(quattro concessi nella frazione persa) e una sola palla break concessa a raffronto delle undici che ha avuto a sua disposizione. Matteo tira praticamente il triplo dei vincenti di Daniel , 47 a 16, sbagliando un po’ in più, 33 a 28; ma basta il dato dei punti vinti globalmente, 118 a 88, per far capire quanto davvero non ci sia stata storia.

Foto: LaPresse

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