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Roland Garros 2021: Martina Trevisan lotta, ma deve cedere a Sorana Cirstea
Si ferma al secondo turno il cammino di Martina Trevisan al Roland Garros. La toscana, dopo una battaglia di due ore e 37 minuti, è costretta a uscire di scena abbandonando i sogni di nuovo 2020. La elimina la rumena Sorana Cirstea, ancora alla ricerca del ritorno ai mai più ripetuti quarti di finale che raggiunse nel 2009. 6-4 3-6 6-4 il risultato finale, con l’azzurra che uscirà dalle prime 100 del mondo anche se riuscirà in qualche modo a limitare i danni, rimanendone appena ai piedi. La sua avversaria odierna sfiderà ora la russa Daria Kasatkina, in un match particolarmente complicato vista la risalita delle quotazioni della russa dopo un periodo molto complesso.
L’azzurra, nel primo turno di servizio, è subito costretta a salvare una palla break, ma la guadagna a sua volta sul 2-2; Cirstea sbaglia in lunghezza con il rovescio e cede la battuta. La rumena si riprende subito e riequilibra quasi all’istante la situazione, poi la toscana sul 4-3 per la sua avversarie deve faticare un po’ prima di tenere il proprio turno di servizio. Lo stesso accade sul 5-4, ed appare chiaro come l’azzurra faccia più fatica rispetto alla rumena. Quest’ultima si procura un set point, cancellato però da una buona prima di Trevisan sulla quale Cirstea non trova il campo con la risposta di rovescio. Un paio di brutti errori, però, costano il set all’italiana, che deve cedere per 6-4.
Sull’1-1 del secondo parziale qualche errore di troppo di Cirstea e una bella risposta di Trevisan fanno sì che sia l’azzurra ad andare avanti di un break, strappando la battuta a 15. La rumena recupera subito spingendo molto in risposta e riprendendosi il maltolto a zero, ma la toscana non si scoraggia, trova un paio di buone soluzioni e, sul 2-2, sale sul 30-40. Ed è brava a insistere sulla diagonale del rovescio, costringendo Cirstea a non tenerla e ritornando avanti. Il momento positivo di Trevisan continua, con un secondo break, ma la rumena riesce a recuperarne a sua volta uno. Il game che dovrebbe servire a quest’ultima per risalire ulteriormente, però, si trasforma in quello nel quale la toscana trova due set point: il primo lo annulla Cirstea, ma il secondo conclude il parziale a causa di una scriteriata discesa a rete di quest’ultima.
La ripartenza di Trevisan è caratterizzata da due doppi falli di fila e poi da una palla break salvata con un dritto in avanzamento. Cirstea accusa il colpo e l’azzurra allunga sul 2-0, poi annulla una chance di recupero dell’avversaria prendendo la via della rete. Il nono doppio fallo riapre però la porta alla rumena, che non si fa pregare e, con buon uso del dritto, si rimette in carreggiata. Arriva un altro scambio di break, che diventano così quattro consecutivi, poi il settimo game, sul 3-3, si trasforma in un’autentica battaglia di alta qualità, ed è Trevisan a vincerlo. Sul 4-4 30-30 va appena largo il dritto dell’azzurra, il che vuol dire chance per Cirstea, che colpisce un rovescio lungolinea pericolosissimo, ma largo di un nonnulla. La seconda palla break, però, è quella buona, con la rumena che piazza un gran rovescio e va a servire per chiudere. L’azzurra non si arrende, ha due opportunità del 5-5, Cirstea le annulla con altrettanti vincenti, poi gioca una gran seconda che le permette di giocare lo smash per il match point, annullato però con un ottimo rovescio da Trevisan. Ce n’è poi un secondo, che se ne va con un doppio fallo. La terza volta è quella buona: una gran prima al centro chiude il torneo dell’azzurra.
Nel valzer del rapporto vincenti-gratuiti, è peggiore quello di Cirstea (29-46 contro 28-26), ma si tratta di un dato particolarmente inflazionato dal momento a metà tra secondo e terzo set. Statistiche tutte simili per il resto, anche se nel parziale conclusivo finisce per essere importante la differenza di rendimento sulla seconda (8/14, 57%, contro 2/12, 17%).
Foto: LaPresse