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Giro del Delfinato 2021, altra perla di Padun a Les Gets, trionfa Richie Porte nella generale

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Il Giro del Delfinato 2021 ci regala l’esplosione di una possibile nuova stella. Dopo il successo di ieri, Mark Padun si ripete anche nell’ultima tappa, la La Lechere-Les Bains-Les Gets di 147 chilometri, arrivando avanti a Jonas Vingegaard (Team Jumbo-Visma) e Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe) di 1’36’’ grazie ad un nuovo attacco da lontano. Richie Porte è il trionfatore della settantatreesima edizione del Delfinato, mantenendo 17’’ su Alexey Lutsenko (Astana – Premier Tech) e sul compagno di squadra Geraint Thomas.

Tappone con sei montagne, e se ne vanno in diciannove sin dalla partenza: Valentin Madouas (FDJ), Guillaume Martin (Cofidis), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Jorge Arcas e Imanol Erviti (Movistar), Patrick Konrad e Nils Politt (Bora Hansgrohe), Dorian Godon (Ag2r Citroen Team), Warren Barguil e Mark Padun (Bahrain Victorious), Harry Sweeny (Lotto Soudal), Julien Bernard e Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), Pierre Rolland e Franck Bonnamour (B&B Hotels), Sander Armée (Team QHUBEKA-Assos), Michael Valgren (EF Education Nippo), Jan Bakelants (Intermarché Wanty Gobert) e Martijn Tusveld (Team DSM), con il gruppo che lascia fare.

Padun è uno dei più attivi, galvanizzato dal successo di ieri attacca sempre negli ultimi metri delle salite per portarsi a casa punti per la classifica degli scalatori. L’ucraino riesce a passare per primo sul Col des Aravis e sul Col de la Colombiere, per poi attaccare definitivamente sul Col de Joux Plane. Padun si toglie di ruota tutti gli avversari e si invola da solo, tenendo alle spalle i più immediati inseguitori. L’ucraino può esultare a braccia alzate già negli ultimi 300 metri, tanto il vantaggio da lui accumulato.

La gara per il gruppo dei migliori si infiamma solo negli ultimi chilometri, dopo la scivolata di Geraint Thomas in discesa che fa perdere a Richie Porte il suo miglior luogotenente dopo una gara condotta senza patemi dalla Ineos-Grenadiers. Negli ultimi tre chilometri e mezzo arrivano gli attacchi, prima di Izagirre e poi di Lutsenko con Jack Haig, con il tasmaniano costretto a rispondere in prima persona ad ogni attacco. Fino a che il gallese non ritorna a fargli compagnia, recuperando ai -2 e mettendosi avanti al plotoncino. Solo Ben O’Connor riesce a evadere, ma non è abbastanza per sconvolgere la classifica generale con i migliori che arrivano tutti insieme a poco più di due minuti da Padun.

Foto: LaPresse

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