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Judo, Mondiali 2021: bilancio positivo per l’Italia. Centrato l’obiettivo massimo di pass per Tokyo

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I Campionati Mondiali di Budapest sono ormai andati in archivio e con questi si è esaurito anche il lungo percorso di qualificazione olimpica del judo per i prossimi Giochi di Tokyo 2021. Tra un paio di giorni verranno pubblicate le graduatorie definitive, ma l’Italia è già certa di aver raggiunto il pass a cinque cerchi in otto categorie di peso individuali e con la squadra per il Mixed Team Event.

Bilancio complessivamente positivo per la selezione tricolore impegnata nella rassegna iridata, anche alla luce delle pesanti assenze di Odette Giuffrida (vice-campionessa olimpica e n.4 al mondo nei 52 kg), Christian Parlati (bronzo europeo in carica nei -81 kg) e Fabio Basile (vincitore ad aprile del Grand Slam di Antalya nei 73 kg), i quali hanno deciso di saltare la gara per ultimare nel migliore dei modi la preparazione in vista dell’appuntamento clou del quinquennio.

Dopo due edizioni consecutive a secco, l’Italia è tornata a vincere una medaglia in un Mondiale Senior grazie a Manuel Lombardo, argento nella categoria fino a 66 kg. Il 22enne torinese non ha dominato in lungo e in largo come all’Europeo di Lisbona, ma è riuscito comunque a spingersi fino all’atto conclusivo (dove ha perso con il fenomenale giapponese Maruyama) dimostrando di poter vincere gli incontri in più modi e confermando la sua solidità nell’elite internazionale dei 66 kg.

Prestazione incoraggiante alla Laszlo Papp Budapest Sports Arena anche per Francesca Milani, Nicholas Mungai e Giovanni Esposito, tutti eliminati ad un passo dai quarti di finale e di conseguenza dalla certezza di poter perlomeno accedere ai ripescaggi per il bronzo. I primi due hanno comunque raggiunto l’obiettivo della vigilia, conquistando la qualificazione per Tokyo, mentre il 23enne napoletano aveva bisogno di arrivare in finale per scavalcare in extremis Basile nel ranking dei 73 kg.

Risultato singolo al di sotto delle aspettative per Maria Centracchio e Alice Bellandi, che riescono però a tagliare il traguardo più importante (il pass olimpico) anche con un pizzico di fortuna al termine di un percorso caratterizzato da diversi alti e bassi. Da registrare infine l’impressionante dimostrazione di superiorità del Giappone sul resto del mondo, con un mostruoso bottino di 6 ori (su 15 eventi) e 12 medaglie complessive ottenuto senza schierare elementi della squadra olimpica.

Foto: IJF

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