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Nuoto, Trials Usa: Katie Ledecky “poco extraterrestre”, Lilly King e Torri Huske siluri nella rana e nella farfalla

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Seconda giornata di semifinali e di finali a Omaha (Stati Uniti) per i Trials olimpici di nuoto, validi come selezione della squadra a Cinque Cerchi degli States. Grandi tempi e sfida a distanza con quanto sta accadendo in Australia, ad Adelaide, che prosegue.

Si parte dall’atto conclusivo dei 100 farfalla donne dove Torri Huske ha ritoccato ulteriormente il sui primato americano, portando il proprio limite a 55″66 a un tiro di schioppo dal primato del mondo della svedese Sarah Sjoestroem (55″48). Una Finale dal livello molto alto che ha visto il secondo posto della classe 2004 Claire Curzan (56″43) a precedere Kate Douglass (56″56). Da regolamento, sono le prime due a staccare il biglietto per Tokyo e la candidatura a ruoli di primo piano ci sta tutta, considerando che Huske è seconda nel ranking mondiale stagionale a soli 4 centesimi dalla fenomenale cinese Zhang Yufei. Ne vedremo delle belle in Giappone.

Non ha lasciato a bocca aperta Katie Ledecky. La pluri-campionessa olimpica e mondiale dello stile libero nelle otto vasche doveva dare una risposta all’australiana Ariarne Titmus che nel corso dei suoi Trials ha nuotato il crono sensazionale di 3’56″90 a pochi decimi dal record del mondo di Katie (3’56″46). Ebbene, Ledecky nella piscina del Nebraska ha stampato “solo” un 4’01″27 a precedere Paige Madden (4’04″86) e Leah Smith (4’06″27). Il biglietto per i Giochi c’è e non potrebbe essere altrimenti per le prime due classificate, ma è chiaro che da Katie qualcosa in più ci si aspettava per i forti segnali di vitalità di Titmus, anche per via di un crono che è peggiore di 2″ circa rispetto al 3’59″25 siglato dalla statunitense in questa stagione. Discorso rimandato in vista delle Olimpiadi dove l’acqua sarà bianca.

Tanta tensione per Michael Andrew nell’atto conclusivo dei 100 rana uomini. Lo statunitense ha peggiorato di 69 centesimi la sua prestazione dalla semifinale all’atto conclusivo, ma per un centesimo è riuscito a vincere la prova in 58″73 a precedere Andrew Wilson (58″74) e Nic Fink (58″80). Pass per i primi due ed Andrew che cercherà di abbattere la barriera dei 58″ nell’occasione che conta maggiormente. Grandissimi tempi nelle semifinali dei 100 rana donne. La campionessa olimpica in carica Lilly King ha messo in riga tutte e con uno spettacolare 1’04″72 ha rafforzato il suo di leader della specialità nel ranking mondiale. Uno standard in questa specialità pazzesco, se si tiene conto che altre tre atlete abbiano nuotato un crono sotto l’1’06”: Annie Lazor (1’05″37), Lydia Jacoby (1’05″71) e Bethany Galat (1’05″96). Assisteremo a una Finale entusiasmante e occhio al cronometro.

Niente semifinale per Caeleb Dressel. L’asso americano aveva deciso di rompere il ghiaccio nei 200 stile libero nuotando un buon 1’46″63 nelle batterie per avere un crono di riferimento in vista della 4×200 sl olimpica. Successivamente, ha lasciato spazio ad altri e il migliore del penultimo atto è stato Kieran Smith, vincitore dei 400 sl, che con il tempo di 1’45″74 ha preceduto Zach Apple (1’46″22) e Townley Haas (1’46″30). Si prevede una Finale molto equilibrata.

Livello molto alto anche nelle semifinali dei 100 dorso uomini con ben cinque atleti al di sotto dei 53″ e con il campione olimpico Ryan Murphy a fare la parte del leone con 52″22, secondo crono mondiale dell’anno alle spalle del russo Evgeny Rylov (52″12). Grande attesa poi c’era nelle semifinali dei 100 dorso donne. In Australia Kaylee McKeown, con il suo 57″45, si è presa il record del mondo. Regan Smith, detentrice del primato precedente di 57″57, ha nuotato in queste “semi” in 57″92 (record dei campionati) e il target è quello di togliere ancora qualcosa nell’atto conclusivo.

Foto: LaPresse

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