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US Open 2021 golf, Jon Rahm: “Sulla 18 ho colpito e ho capito che era dentro”. Guido Migliozzi: “Le parole non descrivono la settimana”

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Jon Rahm si gode il successo allo US Open 2021. Numero 1 del mondo, ora, lo spagnolo può davvero sorridere perché, a 26 anni, ha compiuto l’impresa che sognava da tempo e cui era spesso andato vicino senza però raggiungerla. Una combinazione di birdie alle ultime due buche, roba solo per Ben Hogan (1953), Jack Nicklaus (1980), Tom Watson (1982), lo ha issato in trionfo.

Il vincitore, che ha tenuto una lunga conferenza stampa, si è molto soffermato sulle sensazioni di giornata: “Sono stato paziente tutto il giorno. Non ho fatto molti putt lunghi questa settimana”. E ancora:Ho creduto che dalle maggiori battute d’arresto potessero giungere i più grandi passi in avanti, ed è per questo che sono rimasto sempre positivo. Questo è quello che ho continuato a dire a Kelley (la compagna, N.d.R.), quando è stata devastata da quello che è successo, e lo dicevo alla mia famiglia e a chiunque fosse intorno a me, che qualcosa di positivo stava per succedere. Non sapevo cosa, ma qualcosa, e l’ho sentito oggi sul campo“. Il riferimento è alla positività al Covid durante il Memorial Tournament.

Sulle buche 17 e 18: “Non che ci stessi pensando molto sulla 17, ma l’ultima volta che ho vinto qui ho finito con birdie-eagle, e sapevo di poter finire di nuovo forte. Sapevo che la storia poteva andare vicina a ripetersi. Sulla 18 […] ho creduto nella mia lettura, e appena ho colpito, ho guardato e ho visto dove la palla stava andando. Erano esattamente la velocità e la linea che avevo visto, e mi son detto, questa è dentro“.

E c’è di più: “Se seguite il golf, credo abbiate sentito un milione di volte quanto amo questo posto, è stata la mia città preferita a lungo. Era quella preferita da mia moglie ben prima che ci conoscessimo. Questa è una storia davvero incredibile da credere, per come possa finire così bene. Sembra quasi che sia un film vicino alla fine e che io stia per svegliarmi. Amo Torrey Pines e Torrey Pines mi ama“.

L’impressione di un Rahm destinato al trionfo, prima o poi, la conferma Matthew Wolff (l’americano girava con lui): “Sapevi, all’incirca, che ce l’avrebbe fatta. Con alcuni hai semplicemente quella sensazione, e lui se la stava ovviamente godendo. Quel putt è stato davvero speciale. Ho avuto i brividi“.

L’organizzazione ha fatto inoltre parlare direttamente sul posto Guido Migliozzi, autore di un eccezionale quarto posto, miglior risultato della sua carriera e, in generale, per un italiano dal trionfo di Francesco Molinari all’Open Championship 2018. Così il vicentino: “Le parole non possono descrivere che settimana sia stata questa. Mi sono goduto ogni secondo e dedico questo risultato a tutto lo staff e alla mia famiglia“. E ancora, anche alla stampa italiana: “Prima di salire sul tee dell’ultimo giro, sapevo di poter arrivare nei primi 10 ed è a quello che ho puntato“.

Foto: LaPresse

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