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Wimbledon 2021, il tabellone di Matteo Berrettini. Pella e Isner sulla strada dei quarti con Zverev
Per Matteo Berrettini arriva una versione molto importante del torneo di Wimbledon. Dopo gli ottavi di finale del 2019, il romano si ritrova a essere tra i giocatori più in vista del momento sull’erba: il successo al Queen’s lo ha promosso a giocatore tra i possibili outsider. Gli ingredienti non mancano, primo fra tutti un tabellone senza Novak Djokovic nei dintorni.
Per il numero 9 del mondo esordio con l’argentino Guido Pella, che nella campagna su erba del 2021 non ha vinto nemmeno una partita delle tre giocate. Sembrano per lui lontani i tempi in cui riusciva a fare un inusitato filotto di tre giocatori validi su erba, Andreas Seppi, il sudafricano e finalista 2018 Kevin Anderson e il canadese e finalista 2016 Milos Raonic. In breve, con le armi che si ritrova, Berrettini non dovrebbe avere grandi problemi a vincere questo confronto inedito.
Successivamente, arriva uno tra il qualificato francese Gregoire Barrere e il lucky loser olandese Botic van de Zandschulp. Due giocatori in fiducia, uno un pochino più dell’altro, e con l’olandese che può dare leggermente più fastidio rispetto al transalpino in funzione del suo gioco particolarmente solido (Lorenzo Musetti lo ricorda, dato che se l’è trovato davanti a inizio anno nelle qualificazioni per gli Australian Open). Ad ogni modo, il livello di Berrettini su erba è ancora altra cosa.
Più d’uno ha visto subito il terzo turno del romano, quello con John Isner. L’americano, che a Wimbledon ha fatto ripetutamente la storia (con Mahut nel 2010 e sfiorando la finale nel 2018), non ha disputato alcuna partita nel 2021 sull’erba, e per questo, dopo il terzo turno al Roland Garros con tanto di set strappato e piccolo brivido fatto passare al greco Stefanos Tsitsipas, è del tutto un’incognita ad ora.
Difficile capire chi possa esserci negli ottavi: il russo Aslan Karatsev è sostanzialmente un novizio dei prati, il norvegese Casper Ruud è sì arrivato ai quarti a Maiorca, ma si è poi schiantato su Medvedev. Non è detto che non emerga il giapponese Kei Nishikori, ma in generale le cose non sono facili da prevedere. Il tutto a vantaggio del numero 1 d’Italia, che può puntare chiaramente l’obiettivo quarti.
E lì troverebbe Alexander Zverev, con buone probabilità. Il tedesco, però, sull’erba non ha iniziato benissimo, facendosi battere a Halle dal francese Ugo Humbert (avversario di Nick Kyrgios, al ritorno dopo gli Australian Open e dal quale nessuno sa cosa ci si possa attendere). In alternativa c’è il canadese Felix Auger-Aliassime, che nel 2019 arrivò al terzo turno, ma che non è ancora mai riuscito ad arrivare a un quarto Slam.
Volendosi spingere ancora più in avanti, il sogno di una semifinale direbbe Roger Federer, la forza attuale direbbe Daniil Medvedev, la realtà parla di scenari difficili da prevedere. Non è nemmeno da escludere un colpo di coda di Marin Cilic, visto che il croato male non si è comportato sull’erba fino ad ora (e ha uno storico che parla per lui). Ma, per questo, c’è un orizzonte temporale ancora davvero lontano. Lo stesso Berrettini sa, Vincenzo Santopadre sa, che le cose vanno prese momento per momento, partita dopo partita. Un po’ come al Roland Garros.
Foto: LaPresse