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Atletica, Larissa Iapichino fuori dalle Olimpiadi! Infortunio al piede di stacco, addio Tokyo

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Larissa Iapichino non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo 2021. L’azzurra deve purtroppo fare i conti con un infortunio in cui è incappata lo scorso weekend ai Campionati Italiani Assoluti e dunque non potrà volare in Giappone, dove il prossimo 23 luglio inizierà la rassegna a cinque cerchi.

La 19enne aveva riportato un infortunio al collo del piede di stacco: inizialmente non sembrava così grave e stamattina c’era anche un cauto ottimismo, ma tutti gli esami strumentali del caso hanno convinto la toscana e il suo staff a dare forfait per i Giochi. La primatista italiana indoor, capace di volare a 6.91 metri come fece sua mamma Fiona May in passato, aveva recentemente deciso di cambiare il proprio allenatore e si era affidata al papà Gianni Iapichino.

A Rovereto era riuscita a conquistare il tricolore senza convincere più di tanto, naturalmente anche a causa del problema fisico riscontrato. La rinuncia è concordata con le Fiamme Gialle (la sua società di appartenenza) e la Fidal. Gli esami diagnostici hanno evidenziato una “distrazione dei fasci anteriori del legamento deltoideo”, il conseguente percorso terapico è ancora da valutare, ma è già sicura l’assenza nel Sol Levante.

L’Italia dell’atletica perde una sua stelle, una ragazza già capace di grandi misure e che poteva rivestire un ruolo da outsider. Stefano Mei, Presidente Fidal, ha dichiarato: “Dispiace che Larissa debba fermarsi, ma è tanto giusto quanto inevitabile che le cose vadano così. Un’atleta del suo valore, con le sue prospettive, deve puntare per prima cosa all’integrità. Sono certo che questo inconveniente non arresterà la crescita: ci si ferma ora, per tornare più forti“.

Antonio La Torre, Direttore Tecnico della Nazionale, ha analizzato l’assenza in questo modo: “Pur essendo una giovanissima, Larissa ha dimostrato ancora una volta una maturità straordinaria. La sua sarebbe stata una partecipazione ai Giochi da esordiente, una prima lezione in attesa del momento giusto per salire in cattedra. Ma considerato l’orizzonte che ha davanti, è giusto usare tutta la cautela necessaria per preservarne l’evoluzione e la crescita”.

Foto: FIDAL COLOMBO/FIDAL

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