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Ginnastica, la sfortuna dell’Italia: prima suddivisione alle Olimpiadi. Punteggi bassi e sveglia, un “aiuto” dal Giappone? Vantaggi e svantaggi

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L’Italia è stata decisamente sfortunata nel sorteggio che ha definito suddivisioni e gruppi del turno di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2021. La nostra Nazionale femminile è purtroppo stata inserita nella prima suddivisione e avrà dunque il compito di aprire la lunghissima giornata che definirà le qualificate alle varie finali.

Le azzurre (il quartetto della squadra e l’individualista, Vanessa Ferrari o Lara Mori) inizieranno la loro avventura al volteggio, girando insieme al Giappone (partenza alla trave) e a due gruppi misti (il 3 alle parallele e il 6 al corpo libero, entrambi senza potenziali fenomeni). Diamo uno sguardo a vantaggi e svantaggi di questa situazione.

VANTAGGI:

– Seguire la rotazione “olimpica”. L’Italia inizierà la propria gara al volteggio: è l’attrezzo sulla carta più semplice e dove è più difficile commettere errore. Un avvio morbido, ideale per rompere il ghiaccio e decisamente migliore rispetto a una partenza dalla trave. Il successivo passaggio alle parallele asimmetriche è gradito, poi si entrerebbe nella seconda metà di gara dove, tra trave e corpo libero, si dovranno stringere i denti ma con un potenziale paio di punti di forza per potersi difendere egregiamente.

– Essere nella stessa suddivisione del Giappone. Può sembrare una banalità, ma non lo è. Anche le padrone di casa sono state sfortunate e hanno avuto la iella di finire nella prima suddivisione. La presenza delle nipponiche in apertura di gara potrebbe magari fare in modo che i punteggi siano meno severi del previsto e questo aiuterebbe anche le nostre portacolori. In linea teorica, quantomeno. Il fatto che inizieranno alla trave potrebbe “regalarci” qualcosina nel confronto diretto quando si passerà da 10 cm e quadrato.

SVANTAGGI:

– La prima suddivisione e i punteggi bassi. Storicamente i giudici tendono a essere decisamente più severi a inizio qualifiche, poi le maniche si allargano pian pianino nel corso della giornata: è un dato di fatto, provato e riprovato nel corso degli anni. Servono davvero gli esercizi perfetti per poter puntare alle varie finali, anche perché poi si deve restare in apnea per tutto il giorno e aspettare gli esiti degli avversari: si scende dagli attrezzi e poi si trascorre una dozzina di ore in apnea, sperando e incrociando le dita. Stress enorme e infinito, servono delle coronarie d’acciaio per sostenere il peso del turno preliminare disputato nella prima suddivisione.

– L’orario di inizio della gara. Il turno mattutino (ore 10.00 locali) non è mai il migliore, perché comporta una sveglia poco confortevole e un risveglio muscolare da effettuare prima di entrare in campo gara, senza delle tempistiche ottimali. Si tratta di un problema tipico degli infiniti turni di qualificazione delle competizioni internazionali di ginnastica artistica, l’Italia ha dovuto farci i conti anche ai Mondiali 2019 (quelli qualificanti ai Giochi): inizio della gara alle ore 09.00 a Stoccarda (ma era la settima suddivisione, si apriva il secondo giorno di gara), le ragazze si prepararono per tutta l’estate anticipando gradualmente la sveglia di un quarto d’ora per farsi trovare pronte all’appuntamento. Il turno non fu memorabile, a causa di una complicata rotazione alla trave, ma ci si riuscì a salvare per una manciata di decimi: sofferta qualificazione alla finale, dove poi arrivò una meravigliosa medaglia di bronzo.

– Il sorteggio delle avversarie dirette. Canada, Francia, Germania e Belgio sono quattro avversarie su cui fare la corsa per l’accesso alla finale: sono state inserite tra quarta e quinta suddivisione… Peggio è andata a Gran Bretagna, Cina e Russia che sono in seconda. Attenzione all’Olanda in terza insieme agli USA.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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