Tennis
Wimbledon 2021, Matteo Berrettini col pilota automatico: Bedene ko, azzurro agli ottavi
Aljaz Bedene continua a portare fortuna a Matteo Berrettini a Wimbledon. Il tennista romano replica il successo del 2019 battendo lo sloveno giocando col pilota automatico, con un 6-4 periodico in poco meno di un’ora e cinquanta minuti in cui ha avuto sempre il pallino del gioco dalla sua parte. Bedene non ha mai impensierito davvero l’azzurro, che ha così pareggiato il suo miglior risultato a Londra raggiungendo gli ottavi di finale.
Matteo instrada subito la partita sulla sua via con il suo servizio. I suoi turni di battuta scorrono in maniera veloce e senza affanni, mentre quando è in risposta ha tutte le armi per mettere in difficoltà lo sloveno. Nel settimo gioco ha tre palle break che vengono annullate da Bedene, prima che il match venga interrotto dalla pioggia scrosciante. Al ritorno in campo dopo quasi due ore Berrettini riprende da dove aveva interrotto: risposte pesanti, break nel nono gioco e primo set in cascina.
La storia potrebbe cambiare nel secondo gioco della seconda frazione, quando Bedene si ritrova sopra 15-40. E invece Matteo trova proprio lì la forza per girare il tutto a suo favore: seconda vincente, tre ace ed equilibrio ritrovato. Lo sloveno è un pugile suonato, ne paga le conseguenze nel gioco successivo perdendo a zero la propria battuta, l’azzurro tiene sapientemente le redini della partita in mano e va sopra 2-0.
La sensazione di controllo perdura anche in apertura di terza frazione: basta il primo gioco sul servizio sloveno per mettere subito il naso in avanti e condurre le operazioni sul proprio servizio. Matteo gestisce con tutta calma e tranquillità, senza dare una minima apertura al suo avversario di poter rimontare.
Basterebbero i numeri al servizio per descrivere il predominio di Matteo Berrettini: 20 ace e 14 punti totali concessi al servizio, meno di uno a gioco. Ottimo anche il rapporto tra vincenti e non forzati, 36 a 23, che lo confermano ancora una volta come un solidissimo tennista.
Foto: LaPresse