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Jannik Sinner e il “No” a Tokyo: Corrado Barazzutti lo attacca e i tifosi si dividono

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Non è stata una decisione facile da prendere ma ho deciso di non partecipare ai Giochi Olimpici quest’anno. Rappresentare il mio paese è un privilegio ed un onore e spero di poterlo fare per tanti anni. La decisione è stata dettata dal fatto che non ho giocato il mio miglior tennis durante gli ultimi tornei e devo concentrare sulla mia crescita. Ho bisogno di questo tempo per lavorare sul mio gioco, il mio obiettivo è diventare un miglior giocatore in campo e fuori. Sono pronto a mettermi ancora di più in gioco con l’obiettivo di migliorare. Sono sincero con voi e spero che potrete capire il mio ragionamento dietro a questa decisione. Sento che questa sia la scelta migliore per il mio futuro“.

Con queste parole Jannik Sinner ha reso nota la sua intenzione, sui social, di non prendere parte alle Olimpiadi di Tokyo. Una decisione che ha scatenato tantissime reazioni tra addetti ai lavori e non. Di fatto, questa presa di posizione da parte dell’altoatesino non ha convinto perché tanti hanno imputato una scelta di tempo poco felice in questa comunicazione.

In buona sostanza l’annuncio del forfait è arrivato con ritardo rispetto a quello che ci si poteva aspettare, al punto che il nome di Jannik era stato previsto anche nel torneo di doppio con Lorenzo Sonego. Un disagio, risolto con la chiamata di Lorenzo Musetti, ma nei fatti la delusione è palpabile.

Fa impressione vedere Djokovic 34 anni entusiasta di partecipare alle Olimpiadi. Dispiace vedere Jannik Sinner 20 anni mortificare la più alta competizione mondiale come valori. Alla quale nessun atleta senza problemi fisici rinuncerebbe per niente al mondo. Soprattutto alla prima partecipazione. Sinner ha già rinunciato due volte alla Coppa Davis. Evidentemente se non si crede in certi valori se non valgono certi principi tutto sommato meglio stare a casa. Peccato per Jannik mai fu fatta scelta più sbagliata“, le parole pesanti dell’ex Capitano di Coppa Davis Corrado Barazzutti.

Un Sinner dunque egoista e privo di valori? Non è stato l’unico a rinunciare alle Olimpiadi e tanti l’hanno fatto senza le luci di cui è accompagnato l’italiano. Non ci si riferisce di certo a Rafael Nadal, Dominic Thiem e Juan Martin Del Potro, ma a giocatori come i serbi Dusan Lajovic o Filip Krajinovic che hanno optato per un’altra programmazione.

Lo sport con racchetta e pallina è particolare e di conseguenza qualunque decisione ha un senso, purché nei tempi opportuni. Forse, quello che non è andato per il verso giusto in questo caso è stato proprio il modus operandi a 20 giorni dai Giochi. Sinner si ritrova in una situazione complicata, in mezzo al mare in tempesta delle polemiche, e qualunque sia il proprio rendimento nei tornei a cui prenderà parte potrebbe essere oggetto di critica perpetua.

Photo LiveMedia/DPPI/Stephane Allaman

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