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Baseball, Olimpiadi Tokyo 2020: non ci saranno gli MLB, il Giappone può approfittarne

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Le Olimpiadi di Tokyo 2020 stanno per prendere il via e tra le discipline che torneranno nel programma a cinque cerchi c’è il baseball, assente da Pechino 2008, ma fortemente voluto dall’organizzazione nipponica, con il Giappone che è uno dei più seri candidati al successo finale.

Un reintegro dovuto, per uno degli sport più seguiti in Asia e in America, ma che a Tokyo non vedrà in campo moltissimi dei migliori giocatori del pianeta. La Major League statunitense infatti non osserverà alcuna pausa e continuerà la regular season per tutto il periodo olimpico, tenendo impegnati tutti i propri giocatori e limitando moltissimo le nazionali americani.

Stati Uniti, Messico e Repubblica Dominicana arriveranno dunque alla rassegna a cinque cerchi con moltissime defezioni, e anche Israele dovrebbe avere qualche problemino non da poco nello schierare i migliori talenti a disposizione, molti di questi naturalizzati nello scorso World Baseball Classic 2017.

Chi può guadagnare da queste assenze sono proprio le asiatiche, Corea del Sud e Giappone, con i padroni di casa che si sono mossi anticipatamente per essere molto competitivi. Il campionato di NPB, massima serie giapponese e dietro solamente alla MLB in quanto a livello, si interromperà infatti il 14 luglio, per riprendere poi il 13 agosto, dopo una pausa olimpica di un mese dove i migliori giocatori giapponesi difenderanno i colori del proprio Paese. Una mossa astuta, per acquisire un vantaggio (forse decisivo) nei confronti delle altre cinque.

Foto: LaPresse

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