Seguici su

Basket

Basket, Igor Kokoskov: “L’Italia poteva mostrare più classe nei festeggiamenti”

Pubblicato

il

Il coach della Serbia Igor Kokoskov, dopo la sconfitta patita dai suoi per mano dell’Italia nella finale del preolimpico di Belgrado, si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa durante la conferenza stampa. L’ex allenatore della Slovenia ha ovviamente fatto i complimenti agli azzurri, i quali hanno compiuto una vera e propria impresa. Allo stesso tempo, però, si è anche lamentato dei festeggiamente che, a suo dire, sono stati eccessivi.

Queste le dichiarazioni incriminate che Kokoskov ha rilasciato durante la conferenza stampa:La miglior squadra ha vinto la partita stasera. Non c’è nessun dramma, anche se è stata una sconfitta cocente per noi. Non siamo stati pronti per sacrificarci abbastanza per guadagnarci il pass per Tokyo. Non bastano i nomi per vincere le partite, abbiamo giocato male tutto il torneo e non meritavamo di battere l’Italia. Congratulazioni all’Italia, ma potevano mostrare più classe durante i festeggiamenti“.

Viene da chiedersi, ad ogni modo, se fosse proprio necessaria questa stilettata. Ieri sera, nel finale della partita, c’era chiaramente del nervosismo in campo e i giocatori serbi hanno fatto qualche fallo un po’ troppo duro negli ultimi minuti. Se da un lato gli azzurri potevano mostrare un po’ più di classe nei festeggiamenti, dall’altro i serbi poteva accettare la sconfitta con più stile. Ad ogni modo, in verità non si sono visti particolari eccessi né da un lato né dall’altro.

Da sempre Serbia-Italia, e prima Jugoslavia-Italia, è una partita molto sentita. La rissa di Eurobasket 1983, che peraltro vide tra i protagonisti anche l’attuale coach degli azzurri Meo Sacchetti, è una delle più famose nella storia della pallacanestro europea. Ai Mondiali di due anni fa, invece, ci sono state storie tese tra il vincitore del premio di MVP della NBA di questa stagione, vale a dire Nikola Jokic, e l’azzurro Daniel Hackett.

Credit: Ciamillo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità