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Wimbledon 2021: Novak Djokovic in semifinale, sconfitto senza grandi patemi Marton Fucsovics

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Novak Djokovic continua la sua caccia al suo terzo successo a Wimbledon di fila, oltre che all’aggancio rispetto alla coppia Federer-Nadal a quota 20 Slam. Il serbo, numero 1 del mondo, elimina in tre set l’ungherese Marton Fucsovics. 6-3 6-4 6-4 il finale, con alcuni dati numerici che aiutano a capire diverse cose: è la semifinale numero 41 a livello Slam per Djokovic, che vince il suo incontro numero 100 sull’erba in carriera. Per lui uno tra il russo Karen Khachanov e il canadese Denis Shapovalov, tuttora in campo sul Court 1.

Il primo parziale è un sostanziale dominio di Djokovic, che non ci mette molto a involarsi fino al 5-0 senza mai consentire a Fucsovics di andare anche solo ai vantaggi in ciascuno dei primi cinque giochi. Anche nel sesto la sorte sembra essere questa, con due chance di arrivare al 6-0 per il serbo, ma l’ungherese si ribella a questo destino e manda segnali di combattività. Complessivamente i set point annullati sono cinque, ma meglio del 5-3 il magiaro non riesce a fare: il 6-3 arriva in 43 minuti.

Djokovic ha la possibilità di passare subito in vantaggio anche nel secondo set, ma non sfrutta ben quattro chance di break nell’immediato. Si procede così in via del tutto regolare per lunghi minuti, eccezion fatta per il secondo game, nel quale Fucsovics non approfitta del 15-30. Il finale decide tutto, con l’ungherese che non riesce a mantenere i nervi saldi sul 4-4 ed è costretto a lasciar strada al suo avversario.

L’inizio del terzo set vede Djokovic scappare via all’istante con il break a 15, ma entrambi i giocatori non sono esattamente al meglio con il servizio. Rischia infatti tantissimo il serbo, che deve sventare quattro palle dell’1-1 e poi manca a sua volta l’opportunità del 3-0. Fucsovics, per la verità, un’altra chance di recuperare ce l’ha sul 3-2, ma diventa l’ultima, con il numero 1 del mondo che poi non lascia più spazio ad altre interpretazioni e, in due ore e 17 minuti, chiude la questione.

Basta un solo dato per descrivere la forza della prestazione di Djokovic: quello relativo alla prima di servizio, dal quale dipendono tutti gli altri. In particolare, il serbo fa 50/61 (82%) con la prima contro il 38/65 (58%) di Fucsovics.

Foto: LaPresse

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