Scherma
Scherma, Paolo Azzi e i CT azzurri: “Sarà un’Olimpiade diversa, ma l’Italia è pronta e competitiva”
La scherma italiana è pronta a partire per Tokyo ed oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento olimpico con presenti il Presidente Paolo Azzi e i tre commissari tecnici Andrea Cipressa (fioretto), Sandro Cuomo (spada) e Giovanni Sirovich (sciabola). L’apertura è stata tutta per il numero uno della Federscherma: “C’è emozione, c’è consapevolezza e c’è determinazione. Siamo pronti ad affrontare un’Olimpiade che sarà sicuramente diversa dalle altre, ma che vogliamo vivere da protagonisti partendo dalla certezza che anche nei momenti più difficili, con lo stop dell’attività agonistica internazionale a causa dell’emergenza sanitaria, le nostre squadre hanno fatto un grande lavoro, per arrivare al meglio all’appuntamento. E non vediamo l’ora di cominciare”.
Successivamente è stato il momento dei tre CT, che hanno analizzato il momento delle loro squadre, esprimendo tutti ottime sensazioni. Queste le parole di Andrea Cipressa: “Il non aver potuto confrontarsi è un gap che ci penalizza. Ci sono nazioni che sono forse più avanti per via di circuiti nazionali. I ragazzi stanno bene e tutti si sono preparati al meglio e sono in forma. Ero più preoccupato qualche mese fa, ma abbiamo lavorato tanto e gli atleti ci tengono molto. Alcuni sono già in clima olimpico e stanno tirando bene”.
Sempre Cipressa si è poi soffermato sulle ambizioni del fioretto, in un’Olimpiade che vede per la prima volta la mancanza di una certezza come potevano essere Valentina Vezzali o Elisa Di Francisca: “Orgogliosamente potrei pensare di vincere quattro medaglie d’oro. Non sarebbe una sorpresa, ma è una cosa che è comunque fattibile. Per la prima volta non partiamo con una certezza, ci possono essere tante medaglie, ma nessuna è sicura”.
Chi è apparso molto carico è il CT della sciabola Giovanni Sirovich, che con i suoi ragazzi sarà il primo a volare in Giappone per allenarsi proprio sul posto con la squadra nipponica: “I ragazzi sono talmente felici di fare le Olimpiadi che tutto il resto, comprese le questioni burocratiche, passano in secondo piano. Siamo riusciti a creare dei meeting internazionali e i riscontri con questi atleti stranieri sono stati molto positivi e ci hanno dato una bella conferma. Adesso partiamo per il Giappone per affinare al meglio e poi ci divertiamo. Le sorprese possono essere molteplici, sia dal campione che ha risentito di questi due anni senza gare sia dall’esordiente che ha azzeccato la preparazione. Però i miei ragazzi sono molto carichi, sia gli individualisti sia le squadre stanno benissimo, possiamo fare anche il botto”.
Parola anche a Sandro Cuomo e alla presentazione della spada: “E’ stato un percorso molto faticoso e lavorare senza obiettivi e gare a breve termine non è facile. Ci siamo inventati qualsiasi cosa per tenere alta l’attenzione e i ragazzi hanno risposto bene sia agli allenamenti sia alle simulazioni di gara. Questa Olimpiade darà qualche sorpresa e non avere un confronto con la platea internazionale ci espone al confronto con atleti che conosciamo poco o che non abbiamo visto. Le due squadre possono ambire ad un podio. Come individualità abbiamo Mara, Rosella e poi abbiamo una come Federica Isola che potrebbe farci una bella sorpresa. Per i maschi abbiamo un bel terzetto ed in particolare Santarelli ci ha già regalato delle sorprese”.
In chiusura ancora il Presidente Azzi sulle ambizioni dell’Italia: “Non faccio calcoli, noi ci presentiamo con sei squadre tutte altamente competitive e aggiungo che sono tutte squadre che hanno dietro molti giovani, che per loro sfortuna non hanno potuto lottare pienamente per una convocazione visto il periodo che abbiamo dovuto affrontare. L’Olimpiade è una gara particolare, può succedere di tutto, ma nell’arco del quadriennio abbiamo vinto tanto tra Mondiali ed Europei. La consapevolezza è quella di essere competitivi ad ogni gara”.