Golf
Dubai Desert Classic, fa tutto Gallacher: disfa e poi rimonta. 9° Dodo Molinari
Al termine delle prime 9 buche, il Dubai Desert Classic (montepremi € 1.840.000) di Stephen Gallacher poteva dirsi concluso. I quattro bogey realizzati lo avevano fatto crollare dalla vetta occupata ad inizio round, lasciando strada all’agguerrita concorrenza creatasi. Lo scozzese, però, passo dopo passo ha risalito la classifica nella seconda parte di percorso grazie a quattro fondamentali birdie, con cui è ritornato laddove aveva cominciato le ultime 18 buche, davanti a tutti con 272 colpi (66 71 63 72, -16). Il 39enne britannico, dunque, riesce a difendere sul filo di lana il titolo conquistato lo scorso anno a Dubai, per la sua terza vittoria sull’European Tour.
Gallacher ha spento alla 17esima buca le speranze di vittoria di Emiliano Grillo, mai così in alto in carriera grazie al -6 del giro conclusivo. L’argentino, pulito con quattro birdie ed un eagle, si è fermato a quota 273 colpi (71 67 69 66, -15), ad un passo dal playoff. Terza piazza per lo statunitense Brooks Koepka e il francese Romain Wattel (274, -14), mentre spicca ancora il finlandese Mikko Ilonen in quinta posizione, con il miglior round di giornata (64, -8). Il runner up della scorsa settimana ha chiuso in quinta posizione (275, -13), insieme agli inglesi Robert Rock e Steve Webster e al danese Thorbjørn Olesen. Può sorridere Edoardo Molinari, in grande ripresa con il nono posto finale (276 – 65 72 68 71, -12); il torinese non è riuscito a cambiare passo nel round decisivo, marciando con quattro birdie e tre bogey che ne hanno limitato la rincorsa. La stagione, per Dodo, ora può prendere una pieg davvero importante.
Inaspettato, invece, il calo verticale di Rory McIlroy, a pari merito con Edoardo a causa di un 74 (+2) che lo ha scalzato via dalle prime posizioni.
Un esordio migliore forse non poteva esserci per Francesco Molinari, che può trarre indicazioni senz’altro positive da un 13° posto al primo torneo del 2014. Il 68 (-4) pulito di oggi (quattro birdie e nessun bogey) gli ha consentito di chiudere con un ottimo score (277 – 69 69 71 68, -11) e di porre delle buone basi per il prosieguo della stagione, fermo restando che ci sia ancora da lavorare. Perde quasi trenta posizioni ed una vantaggiosa occasione per fare risultato Marco Crespi, 48° (283 – 69 71 69 74, -5) dopo un brutto 74 (+2).
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com