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Wimbledon 2021, Djokovic: “Berrettini ha servizio e diritto tra i migliori del mondo. Sarà difficile, ma spero l’Italia vinca solo la sera…”

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Continua ad avvicinarsi il momento della finale di Wimbledon tra Novak Djokovic e Matteo Berrettini. Sarà la trentesima per il serbo, numero 1 del mondo, mentre si tratta della prima per il miglior giocatore italiano, che sa già di issarsi all’ottavo posto nel ranking ATP, al terzo nella Race ed è già con un posto nella storia del tennis del nostro Paese.

Il serbo, ai microfoni di Sky Sport, analizza prima di tutto la partita con Shapovalov: “Era una partita molto difficile per tutti e due, ho vinto tutti i tre set, ma sono stati imprevedibili, perché secondo me lui ha iniziato molto meglio, serviva per primo nel set d’apertura, nel secondo set ha avuto tante opportunità di break. Nei momenti giusti, importanti, sono stato più stabile. Ho visto che piangeva sul campo e anche in spogliatoio, ho empatia e compassione perché sono stato anche io in quelle situazioni e capisco esattamente come si sente. Lui è molto giovane, gli ho detto che ha tanto tempo“.

E poi passa al suo prossimo avversario, l’undicesimo diverso in una finale Slam: “Non ho mai giocato contro Berrettini sull’erba. Sarà la prima volta, prima finale per lui, trenta per me. Spero l’esperienza possa aiutarmi, ma non più di tanto, perché lui sta giocando il più grande tennis della carriera. Ha senza dubbio un servizio tra i migliori al mondo, un dritto tra i più forti al mondo. Con questo gioco, dove cerca sempre di essere aggressivo, ha molto talento e capisce come gestire e costruire il punto, sarà molto difficile per me con lui. Però lo conosco. Ci siamo allenati prima di Wimbledon qui, ho visto che ha giocato con molta qualità al Queen’s. Non ha molto da perdere. Forse ha più da perdere l’Italia contro l’Inghilterra che lui contro di me. Speriamo che sarà una bella partita per tutti e due e che l’Italia possa vincere solo di sera“.

Una nota simpatica per un giorno che potrebbe consentire al serbo l’aggancio a Federer e Nadal a quota 20 Slam o che, in caso contrario, andrebbe a definire un punto di svolta non solo per il tennis italiano, ma mondiale.

Foto: LaPresse

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