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Olimpiadi Tokyo 2021, la federazione uzbeka di nuoto nei guai. Ha contraffatto i tempi per qualificare gli atleti!

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Nella giornata di ieri il TAS di Losanna ha respinto il ricorso della federazione uzbeka di nuoto contro la mossa della Fina di invalidare i tempi ottenuti, almeno sulla carta, da diversi nuotatori di casa durante l’Uzbekistan Open del novembre 2020 e i Campionati Nazionali uzbeki del marzo 2021.

La Fina aveva preso tale decisione nello scorso mese di maggio, dopo che il nuotatore indiano Likith Prema, presente in loco, aveva denunciato frodi in favore degli uzbeki (e non solo) tramite un inequivocabile video postato sui social network. In tale filmato si poteva osservare, per esempio, come la gara dei 100 stile libero del 13 aprile venisse vinta da Aleksey Tarasenko con un tempo superiore ai 51”. Peccato che ne risultati ufficiali, il crono indicato fosse di 48”55, guarda a caso di due centesimi inferiore al minimo richiesto per qualificarsi ai Giochi di Tokyo! Altri beneficiari della frode sono stati Adilbek Tusupboev ed Eldor Usmonov nei 100 rana.

Prema si era subito accorto della situazione e aveva deciso di protestare pubblicamente rifiutandosi di partire nei 200 rana. L’atleta ha successivamente rivelato a swimmingworldmagazine.com che steward uzbeki avrebbero tentato di corromperlo per indurlo al silenzio, facendo un favore anche alla federazione indiana  per tentare di garantirsi la compiacenza, correggendo il tempo di Sajan Prakash nei 200 farfalla da 2’03” a 1’55”!

Cionondimeno Prema ha deciso di documentare tutto e di denunciarlo. La Fina ha invalidato i risultati, ma la federazione uzbeka ha fatto ricorso al TAS, definendo “infondate e non provate” le accuse. Il tribunale di Losanna ha invece confermato la decisione della Fina, che di conseguenza ha emesso un eloquente comunicato.

“Il nostro comitato etico valuterà se debbano essere comminate sanzioni alla Federazione Nuoto dell’Uzbekistan o a qualsiasi altra parte coinvolta. È imperativo che la Fina garantisca che i risultati delle competizioni siano validi e affidabili. Qualsiasi tentativo di manipolazione dei tempi sarà punito. Non accetteremo alcun tentativo di imbroglio. La Fina vuole ringraziare gli informatori per il coraggio dimostrato nel denunciare l’accaduto”.

Foto: Shutterstock

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