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Tour de France 2021, l’evoluzione di Sonny Colbrelli. Più completo e con una punta veloce ridotta

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Sonny Colbrelli, in questo Tour de France 2021, ha ottenuto i suoi migliori piazzamenti, un terzo e uno secondo posto, sul traguardo alpino di Tignes e nell’odierna Pas de la Case-Saint-Gaudens, una frazione che presentava ben quattro GPM. Il Cobra, in salita, sta andando veramente forte come mai prima d’ora in carriera. Negli arrivi a ranghi compatti, invece, per sua stessa ammissione, non ha più lo spunto di un tempo.

Il portacolori della Bahrain Victorious è sempre stato un corridore veloce, ma allo stesso tempo capace di resistere in salita, tanto che è arrivato terzo all’Amstel Gold Race 2016. Di recente, però, Colbrelli sembra essersi evoluto in un corridore differente rispetto a quello ammirato fino a poco tempo fa. Un conto, infatti, è arrivare sul podio in gare dal percorso tortuoso, un altro, invece, è ottenere il medesimo risultato in un tappone alpino.

Questo Colbrelli non solo può mettere nel mirino la sopraccitata Amstel Gold Race, la quale, da quando è cambiato il percorso, nel 2017, lo ha sempre respinto, ma anche la Liegi-Bastogne-Liegi. Pur avendo perso qualcosa per quanto concerne le punte di velocità, infatti, Colbrelli resta un corridore che, allo sprint, non parte battuto contro nessuno di coloro che si giocano le classiche delle Ardenne e, ora, sembra avere la tenuta necessaria per superare anche erte di tre o quattro chilometri.

Il problema per il bresciano è che, nel momento in cui ha completato questa sua evoluzione, sono apparsi diversi fenomeni da classiche che potrebbero mettergli i bastoni tra le ruote nei prossimi anni.
Corridori come Wout Van Aert e Mathieu van der Poel rappresentano indubbiamente due nemesi terribili per Sonny, dato che sono ambedue molto veloci e capaci, oltretutto, di esaltarsi anche su percorsi impegnativi dal punto di vista altimetrico.

Foto: Lapresse

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