Formula 1
F1, Lewis Hamilton: l’aggressività paga. Penalità ininfluente, Mondiale riaperto
Quando una curva cambia la storia di una gara, di un campionato e, perché no, anche di una stagione. Lewis Hamilton oggi è stato protagonista ben due volte alla curva Copse nel corso del Gran Premio di Gran Bretagna, decimo appuntamento del Mondiale di F1 2021. Nella prima occasione il “Re Nero” si è reso protagonista dell’ormai celebre contatto con Max Verstappen, mentre nella seconda ha superato in maniera inesorabile Charles Leclerc, per andare a conquistare questo importantissimo successo.
Importantissimo per diversi motivi. Non tanto perché si tratta del numero 99 della carriera del pilota inglese, e nemmeno perché è l’ottavo sulla pista di casa. I numeri più significativi sono altri, ovvero 33 e 8. Il primo era il margine di vantaggio in classifica generale tra il nativo di Stevenage e Max Verstappen prima della gara, mentre il secondo è il distacco dopo la bandiera a scacchi.
25 punti che rischiano di fare tutta la differenza del mondo e che si legano a doppio filo con un altro numero: il 10. Dieci, come i secondi di penalità che sono stati comminati al portacolori della Mercedes dopo l’incidente con il suo rivale numero uno. Giusti? Sbagliati? Eccessivi? Insufficienti. Ognuno, oggettivamente, ha la sua idea su quanto accaduto alla curva Copse, ma la direzione gara ha decretato che è stato il sette volte iridato il maggiore responsabile del “botto”.
Un contatto che ha spedito “Super Max” pesantemente contro le barriere di protezione ma che, di pari passo, ha consentito a Lewis Hamilton di procedere per la sua gara, vincerla, e riaprire definitivamente i discorsi in ottica titolo. Quando alcune azioni vengono sanzionate alla stregua di normali incidenti di gara, il rischio di sfavorire qualcuno c’è sempre. In questo caso, per esempio, l’olandese non ha potuto proseguire, quindi forse per l’inglese ci poteva stare una penalità maggiore.
Non spetta a noi deciderlo, ovviamente, ma ora i giudici dovranno essere chirurgici in queste decisioni, perché dopo quanto accaduto alla Copse questo Mondiale 2021 non sarà più lo stesso. Al termine della gara lo stesso “Re Nero” lo ha confermato: “Se Max si aspetta che io non combatta o alzi il piede nel corpo a corpo, si sbaglia di grosso”. Ci attende un finale di stagione vibrante, non c’è che dire.
Foto: LiveMedia/DPPI/Xavi Bonilla