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Beach Volley

Beach volley, Olimpiadi Tokyo: i favoriti del torneo maschile. Mol/Sorum su tutti, nonostante qualche sconfitta di troppo

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Trentuno tornei vinti nelle ultime tre stagioni, tre titoli europei consecutivi, 116 vittorie in tornei di primo livello contro dieci sole sconfitte negli ultimi tre anni (da Espinho, luglio 2018): mettere in dubbio il ruolo di super favoriti di Christian Sorum e Anders Mol, i Vichinghi della sabbia, è pressoché impossibile, anche se negli ultimi due tornei di qualificazione olimpica e a Gstaad la scorsa settimana i due norvegesi sono apparsi imballati e Mol sicuramente non era al meglio della condizione perché reduce da infortunio. Tre sconfitte che potrebbero minare le sicurezze della coppia che ha dominato le ultime stagioni come nessuno aveva fatto prima.

La coppia norvegese è la più forte, non c’è dubbio, e niente fa pensare che possa cedere il passo proprio nell’occasione più importante, però, in caso di debacle, come accadde al Mondiale 2019 ad Amburgo, non mancano di certo le coppie pronte ad approfittarne. Prima fra tutte quella che proprio ad Amburgo si mise al collo la medaglia d’oro, i russi Stoyanovskiy e Krasilnikov, anche loro non particolarmente continui e vincenti nell’ultimo periodo ma dotati di classe e potenza fisica in quantità tale da poter essere protagonisti sempre e comunque ad altissimo livello.

L’asso pigliatutto potrebbero averlo in tasca i due rappresentanti del Qatar Cherif e Ahmed che, tra Cancun, Ostrava e Gstaad, quest’anno hanno già disputato cinque finali vincendo la terza in Messico, dimostrando di essere una delle coppie da battere.

Tra le outsider di lusso ci sono anche le due coppie azzurre: Lupo/Nicolai, terzi in Europa, capaci di centrare già per tre volte quest’anno i quarti di finale e Rossi/Carambula, protagonisti di una rimonta da favola per la qualificazione olimpica e tre volte quarti tra Cancun e Sochi in questa stagione,

Attenzione anche ai tedeschi Thole/Wickler, alle prese nella stagione in corso con tanti problemi fisici che, se risolti, potrebbero permettere loro di ottenere un risultato di prestigio. La particolarità di questo torneo è che tra i grandi favoriti non ci sono né brasiliani e né statunitensi, alle prese con problemi di varia natura ma tutt’altro che fuori dal gioco delle medaglie. Alison/Alvaro Filho ed Evandro/Bruno, che rappresenteranno la Nazionale verde-oro nelle ultime stagioni non sempre hanno giocato all’altezza della loro fama. La coppia campione olimpica di Rio si è scissa e, divisi, i due “carioca” Alison e Bruno Schmidt non sono ancora riusciti a ritrovare la loro dimensione.

Il movimento statunitense, invece, è in attesa di un ricambio generazionale che tarda ad arrivare e dunque si affida a coppie piuttosto datate, che fanno leva sulla grande esperienza ma devono fare i conti con limiti fisici e di tenuta piuttosto evidenti. I tempi dilatati del torneo olimpico potrebbero dare una mano a due fuoriclasse assoluti di questa disciplina come Lucena/Dalhausser, 81 anni complessivi, o a Taylor Crabb/Gibb che assieme di primavere ne fanno 74.

Foto: FIVB

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